Sospesi nel presente
«Essere morti è questo: essere sospesi nel presente, non saperlo leggere, ma conoscere chi si è stati, senza scarti, senza condizioni: questo, non quello, e non importa se il racconto mi è venuto sconcio. Non è precisamente un’infelicità: è l’impossibilità dell’essere felici». Estratto da “Troppo estranei l’un l’altro per non intenderci” di Daniela Ranieri (31/01/11)