Acciaio

Acciaio
di Stefano Mordini (Italia, 2012)
con Matilde Giannini, Anna Bellezza,
Michele Riondino, Vittoria Puccini, Francesco Turbanti,
Massimo Popolizio, Monica Brachini, Luca Guastini

Piombino, anni 2000. Storie disagiate di famiglie disagiate che ruotano intorno alla locale acciaieria. La fabbrica di acciaio Lucchini fa sentire la sua forte presenza sulle vite dei protagonisti.
Anna ha 14 anni circa e vive con suo fratello Alessio (30 anni), operaio nella locale fonderia, e sua madre Sandra. Suo padre Arturo, anch’egli ex operaio della maxi-fabbrica, in casa invece non c’è mai, non vive con loro. Sembra morto ma è solo lontano, molto lontano. Ha praticamente abbandonato la famiglia ma ogni tanto riappare e porta doni e soldi, presi chissà dove.
Anna ha un’amica di nome Francesca, una coetanea con cui trascorre tutte le giornate, andando per lo più al mare, a fare il bagno, o a oziare in una casupola di lamiere abbandonata sulla spiaggia, ossia una baracca simil-palafitta prossima allo sgombero. Anna e Francesca sono molto amiche, molto intime, si intuisce tra loro una relazione sentimentale molto stretta, che va oltre l’amicizia e arriva a lambire anche il sesso. O quasi. Soprattutto sono giovani e spensierate. Si divertono e se ne stanno spesso in casa semi-nude insieme, a volte anche davanti alla webcam. Francesca vorrebbe che la loro relazione fosse qualcosa più che una semplice grande amicizia ma Anna non sembra dello stesso avviso, non sembra pronta, non se la sente, non ha le idee chiarissime.
Un giorno poi Alessio porta in casa Mattia, un amico/collega che non vede da tempo, e Anna se ne innammora immediatamente. La ragazza perde la testa dietro questo giovane operaio dotato di un certo fascinoso, senza pensare al fatto che quest’amore dirompemte le porterà via molto tempo e genererà di conseguenza un terremoto distruttivo nella relazione simbiotica che ha con Francesca. Quest’ultima, infatti, finirà per “perdersi”; spinta dalla voglia di crescere e di essere presa in considerazione, ma soprattutto schiacciata dai gravissimi problemi che ha in casa – un padre che la picchia e una mamma che finge di non vedere le violenze – Francesca inizierà a frequentare uomini più adulti di lei e piomberà nel tunnel della prostituzione.
Nel mentre il misterioso Alessio riallaccia i rapporti con la bella Elena, la figlia del suo medico – con cui stava insieme da ragazzo e di cui è sempre stato innamorato – ora che questa è tornata in città, a lavorare per la fonderia in qualità di manager “tagliateste”, dopo essere stata tanti anni fuori a studiare. Ma gli amorosi sensi non si riaccederanno facilmente, essendo rimasti sopiti per tantissimo tempo.

Matilde Giannini è una straordinaria Anna. Non la conoscevo. Non so se fosse alla sua prima presenza sullo schermo, ma se la cava egregiamente. Appare forse un tantinello troppo adulta per interpretare una tredicenne (o quattordicenne) ma non importa: la sua recitazione è davvero molto valida. Attrice interessante, da seguire sicuramente. Speriamo che la sua diventi una lunga carriera di successo. Passa con disinvoltura da scene in cui rappresenta con grande realismo la “testa leggera”, tipica degli adolescenti, a momenti decisamente drammatici in cui vengono affrontati comuni e pesanti problemi delle famiglie popolane di periferia.
Michele Riondino è sempre a suo agio nel ruolo del bello e incazzuso. Qui lo vediamo quasi muto, o comunque poco ciarliero, sempre scuro in volto, oberato di lavoro e pieno di pensieri tetri, sembra quasi avercela con il mondo intero. Lavora come un mulo – arriva a far anche lavori tutt’altro che leciti – e mastica amaro, sinché Elena (Vittoria Puccini) non riappare all’orizzonte.
Puccini che forse ha poche scene per poter essere valutata adeguatamente ma nella parte della brava ragazza, che studia tanto e cerca di costruirsi una carriera dignitosa, seppur tornando nella città da cui aveva cercato di fuggire, ci sta.
Tanto di cappello anche alla giovane Anna Bellezza, che qui interpreta Francesca, la ragazzina innamorata della sua migliore amica. Supera senza problemi la sua prima prova al cinema. Recita con grande naturalezza, sfruttando un broncetto affascinante. Tiene testa con facilità alla Giannini. Insieme formano una coppia di amiche teenager molto credibile, la loro relazione risulta parecchio realistica.
Sempre eccellente Massimo Popolizio, che qui si mette alla prova nel ruolo del padre stronzo e assente. Gli antieroi sono davvero il suo cavallo di battaglia, gli riescono sempre benissimo. Top!
Monica Brachini dà volto alla madre di Anna e Alessio: una donna sola e molto stanca, un po’ assente, che ha qualche difficoltà nel seguire i suoi due figli ma che, tuttavia, ha la fortuna di avere in casa Alessio, che provvede almeno al budget familiare.
Francesco Turbanti – il simpatico toscano già visto nel film “I primi della lista” – interpreta invece il ragazzo che fa perdere la testa ad Anna.

Nota: questo film è stato tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Avallone, pubblicato nel 2010 da Rizzoli.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.