Zelig
di Woody Allen (USA, 1983)
con Woody Allen, Mia Farrow,
John Rothman, Mary Louise Wilson, Saul Bellow,
Susan Sontag, Bruno Bettelheim, Stephanie Farrow, Will Holt
Qualche sera fa ho rivisto questa pellicola perché volevo ridere. Non ci mettevo gli occhi sopra da 15 anni circa.
La storia dell’uomo camaleonte che, da sempre bisognoso d’affetto e attenzioni, prende le sembianze delle persone con cui interagisce è una gigantesca e divertente boutade, messa in scena da Allen con l’intento di prendere in giro, o meglio di far satira su un sacco di fenomeni, persone, comportamenti, professioni, istituzioni: dai mass media alla psicanalisi, dall’assurdità degli scandali al sensazionalismo del cinegiornale, dalla manipolazione dell’opinione pubblica al Nazismo, dagli usi e costui ebraici alle relazioni interpersonali, dalla famiglia all’opportunismo, dall’osservazione partecipante al conformismo e tanto altro ancora.
Davvero uno spasso per chi apprezza l’umorismo di Allen.
Credo proprio che “Zelig” sia uno dei suoi film migliori di sempre.
La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.