Il federale

Il federale
di Luciano Salce (Italia, 1961)
con Ugo Tognazzi, Georges Wilson,
Luciano Salce, Stefania Sandrelli, Gianrico Tedeschi,
Elsa Vazzoler, Renzo Palmer, Gianni Agus, Mireille Granelli,
Ester Carloni, Franco Giacobini, Edy Biagetti, Salvo Libassi,
Jimmi il fenomeno, Luciano Bonanni, Lars Bloch, Gianni Dei

Amara commedia che racconta come un fanfarone arruolato nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale – tale Primo Arcovazzi – venga mandato dai suoi superiori ad arrestare e riportare a Roma un eminente esponente della Resistenza, ossia il professore Erminio Bonafè: l’uomo candidato a diventare il Primo Ministro del Primo governo dell’Italia liberata al termine della Seconda Guerra Mondiale.
L’incontro tra i due e il loro conseguente viaggio è un’avventura picaresca e rocambolesca allo stesso tempo, imperniata sullo sfondo dell’Italia del 1944, un paese distrutto dalla guerra e che si trova in un momento di grande passaggio: la liberazione del territorio da parte degli Alleati e la fuga dell’esercito tedesco.
Tra i due potremmo dire che si instaura quasi una specie di amicizia o meglio una mutua solidarietà, viste le condizioni di grave disagio in cui si vengono a trovare. In più di una occasione l’uno si trova a cavare d’impaccio l’altro.

La parte della camicia nera ottusa (di origini padane) è interpretata magistralmente da Ugo Tognazzi. Uno stolido trentenne che accetta di buon grado questa missione pericolosissima con la promessa – alquanto vaga – di ottenere il grado di Federale in caso di successo.
Il francese Georges Wilson è il bonario e comprensibile professor Erminio Bonafé; un uomo anziano, con qualche acciacco, mite ma scaltro, coltissimo, che cerca di sfuggire come può alla cattura, che tenta diverse volte la fuga, ma che capisce benissimo in quali condizioni si trova e che comprende al volo il tipo di uomo che ha di fronte, arrivando persino ad averne pietà. Cercherà anche pacatamente di spingere il suo carceriere alla conversione, all’abbandono dell’inutile missione, attraverso l’uso della ragione, senza raggiungere però alcun risultato, vista la sua ceca abnegazione.
Lisa, la giovane ladra che incrocia due volte i protagonisti sul loro cammino, è Stefania Sandrelli, qui appena quindicenne.
Il simpatico Gianrico Tedeschi interpreta Arcangelo Bardacci, una specie di poeta amatoriale, ex graduato della Milizia, che si nasconde da anni nella soffitta di casa, fingendosi morto, onde evitare l’arruolamento e dunque il combattimento in guerra. Sua moglie Elsa ha il volto di Elsa Vazzoler.
La bellissima Mireille Granelli intepreta la nipote dei Bardacci.
Luciano Salce, che nel film appare solo in una scena, riservò per sé il ruolo di Rudolf, ossia l’irreprensibile tenente delle truppe tedesche.
A Gianni Agus andò la parte di uno dei due ufficiali della Milizia che incarica Arcovazzi.
Franco Giacobini appare in una scena nei panni di una persona che, avendo perso il senno – molto probabilmente a causa della guerra, risponde senza senso ad alcune domande che gli pongono i due protagonisti.
Luciano Bonanni è l’autista della corriera semi-scassata su cui salgono Primo e il Professor Bonafè.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.