Benedetta follia
di Carlo Verdone (Italia, 2018)
con Carlo Verdone, Ilenia Pastorelli, Maria Pia Calzone,
Lucrezia Lante della Rovere, Paola Minaccioni, Federica Fracassi,
Aldo De Martino, Gina Rovere, Paolo Paoloni, Margherita Di Rauso
Elisa Di Eusanio, Francesca Manzini
Roma. Guglielmo Pantalei è il titolare di un negozio di articoli religiosi frequentato da esigenti prelati, un uomo sulla sessantina morigerato, sposatissimo ed educatissimo, che viene mollato dalla moglie per un’altra donna proprio il giorno del suo 25° anniversario di matrimonio. L’amante di sua moglie per di più è una delle sue dipendenti, perciò, oltre il matrimonio, a rotoli va anche il rapporto lavorativo con questa collaboratrice su cui faceva molto affidamento. Il posto vacante viene riempito così da Luna, una ragazza tanto giovane e simpatica, quanto coatta e procace; in altre parole, dal punto di vista della personalità Luna è l’esatto contraltare di Guglielmo.
L’arrivo di questa donna finirà per scombussolare la vita di Guglielmo. Anzi, per essere più precisi: i due si scombussoleranno le vite e si completeranno a vicenda: l’uno servirà a mettere ordine nella vicende dell’altro. Anche se nelle prima battute ci saranno le solite schermaglie, i soliti qui-pro-quo, quelli di chi ancora non ha imparato a conoscere bene l’altro.
Ancora una volta Verdone gira un film telefonato, che sa di già visto – ahinoi. Lui timido, maldestro, pieno di fisime, lei giovane, esplosiva, incasinata, ciclone travolgente. Unica differenza rispetto ad altre simili commedie verdonesche: la donna che farà perdere la testa al protagonista non sarà la co-protagonista, bensì sua madre. Credo che questa scelta sia stata presa per dare un maggiore senso di realismo al tutto, visto che la differenza d’età tra i due co-protagonisti è notevole.
Verdone fa il Verdone, cosa che gli riesce perfettamente (ormai da anni). Che gli vuoi dire?
Ilenia Pastorelli invece è brava, ancora una volta fa centro. Perfetta nel ruolo della borgatara: una ragazza dalla lingua lunga, coatta ma molto sincera, spontanea e leale. Parte non del tutto diversa da quella interpretata nel film “Lo chiamavano Jeeg Robot”.
A Maria Pia Calzone il ruolo dell’infermiera – la madre di Luna. La ricordate come donna Immacolata Savastano in “Gomorra – La serie”? Lì era l’implacabile moglie del boss, qui invece è l’umanissima Ornella: una signora sulla cinquantina, molto paziente, umile e sincera – sebbene con i piedi ben piantati per terra.
Lucrezia Lante della Rovere è Lidia, la moglie di Guglielmo.
La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.