End of Justice – Nessuno è innocente
(Roman J. Israel, Esq.)
di Dan Gilroy (USA, 2017)
con Denzel Washington, Colin Farrell, Carmen Ejogo, Amanda Warren,
Hugo Armstrong, Tony Plana, Sam Gilroy, Lynda Gravatt, Hugo Armstrong,
Shelley Henning, DeRon Horton, Andrew T. Lee, Nazneen Contractor
Roman J. Israel è un avvocato di colore ultracinquantenne e molto ligio al dovere che perde il posto improvvisamente quando il titolare del piccolo studio legale per cui lavora da sempre – e di cui è il solo dipendente – ha un incidente ed entra in coma. Il grande studio legale che subentra, facendosi carico di tutti i clienti e di tutte le cause dello studio che ha chiuso, offre un posto a Roman – più per fare un favore al tizio in punto di morte, che altro – ma questi non accetta perché è disgustato all’idea di andare a lavorare per un branco di squali, privi di qualunque morale e mossi esclusivamente da interessi economici. Non trovando però lavoro altrove, nemmeno in un’organizzazione di volontari che si battono per i diritti civili, soprattutto a causa della sua età, dovrà però abbassare la testa e accettare – sebbene non di buon grado – di andare a lavorare per il grande studio di proprietà dei George Pierce: un tizio rampante sulla quarantina che gira sempre in abiti elegantissimi. La frustrazione è tale da spingerlo a compiere un atto poco onesto e del tutto contrario alle norme deoontologiche degli avvocati: grazie a uno stratagemma, si fa dire con l’inganno da un detenuto il posto dove è nascosto un complice e baratta questa preziosa informazione con una montagna di soldi. Spenderà non molto di quel che ha guadagnato disonestamente ma da quel momento sarà tormentato dai sensi di colpa per non essere stato onesto, per aver violato i suoi principi morali, anche se una sola volta. La sua prima e unica volta. Per di più non si rende conto di aver commesso una leggerezza perché il tizio che ha fatto arrestare in cambio del denaro si accorge presto della magagna ed è intenzionato a fargliela pagare amaramente, nonostante si trovi in carcere.
La storia di Roman J. Israel è raccontata con profondità e interpretata con intensità. Denzel Washington è colossale, un pezzo da 90 della recitazione. E lo dimostra ancora una volta, peraltro senza grandi sforzi. Il film si regge tutto sulle sue spalle. Vi consiglio di guardarlo non solo perché è una storia molto originale – non il solito legal-thriller – ma soprattutto perché questo attore riesce a portare in scena un profilo di altissimo valore morale e professionale. Una delle cose migliori che ho visto quest’anno.
A Colin Farrell il ruolo dell’avvocato manager che indossa impeccabilmente giacca e cravatta; qui gli chiedono di fare lo stronzo, di interpretare un uomo di successo, tosto, sicuro di sé, un vincente a tutti i costi, e bisogna dire che ancora una volta non fa rimpiangere la scelta di casting. Bravissimo.
Nota non da poco: il regista è lo stesso che ha girato la splendida pellicola “Nightcrawler”.
Qui potete vedere la locandina americana, molto più efficace e stilosa di quella italiana.
La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.