I primi della lista
di Roan Johnson (Italia, 2011)
con Claudio Santamaria, Paolo Cioni, Francesco Turbanti,
Daniela Morozzi, Fabrizio Brandi, Sergio Pierattini, Lorenzo Bartoli
Pisa, 1970. Tre giovani appartneneti alla cosiddetta “sinistra extraparlamentare” tentano di fuggire all’estero per paura di rappresaglie contro i comunisti, dopo aver avuto una soffiata sul “praticamente certo” golpe di matrice neofascista contro lo Stato Italiano.
Il golpe ovviamente non avverrà mai ragazzi non lo sapranno, per cui continueranno a credere per tutto il tempo di essere in pericolo, almeno fin quando non arriveranno alla frontiera con l’Austria, dove combineranno un grosso casino e verranno arrestati. Sarà lì che scopriranno di aver avuto paura inutilmente.
Questa avventura – oltre a mettere in evidenza la simpatica cialtronaggine dei tre – servirà a far nascere un’amicizia, bella e sincera ma anche parecchio tormentata.
Il film è ispirato ad una storia realmente accaduta ma è stato parecchio romanzato, tant’è che uno dei tre protagonisti – Pino Masi – pur avendo autorizzato la pellicola, vi ha riscontrato diverse incongruenze e distorsioni.
Claudio Santamaria interpreta il cantautore Pino Masi e… fa il Santamaria. Incredibile a dirsi ma è così.
Francesco Turbanti dà il volto a Renzo Lulli: il più giovane dei tre fuggiaschi, quello che si aggrega al gruppo quasi per caso, spinto dalla sola voglia di suonare la chitarra insieme a Masi.
Paolo Cioni – già visto nei panni del barista nella divertente serie tv “I delitti del BarLume” – interpreta Fabio Gismondi, il più simpatico dei tre fuggiaschi.
Daniela Morozzi la troviamo nei panni dell’affettusa e comprensiva mamma di Renzo Lulli, mentre il papà è intepretato da Sergio Pierattini.
Per Fabrizio Brandi il ruolo del padre di Gismondi.
La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.