Molly's Game

Molly’s Game
di Aaron Sorkin (USA, 2017)
con Jessica Chastain, Idris Elba, Kevin Costner,
Michael Cera, Jeremy Strong, Brian d’Arcy James,
Chris O’Dowd, Bill Camp, J. C. MacKenzie, Graham Greene,
Angela Gots, Justin Kirk, Natalie Krill, Stephanie Herfield

Molly Bloom è una giovane promessa dello sci americano; suo padre le fa da couch, sembra destinata ad una carriera da vera campionessa – mdeaglie, olipiadi, fama, successo, ecc – ma un giorno si infortuna gravemente ed è costretta ad abbandonare lo sport.
La sua vita cambia completamente ma non si arrende. Inizia a lavorare come braccio destro/tuttofare per un tizio tanto losco quanto intreprendente che organizza partite di poker clandestino tra persone ricchissime. Molly si dimostra subito in gamba, così in gamba che, quando il suo capo la mette alla porta, si mette in proprio ed inizia a gestire un giro tutto suo di tavoli da poker.
I soldi ovviamente cresceranno parecchio e velocemente sul suo conto ma l’FBI ci metterà poco a mangiare la foglia. Anche perché, se inizialmente la sua integerrima condotta le permetteva di non ricadere in alcun reato, in un secondo momento inizierà a delinquere seriamente, ossia quando si rende conto che non può fare affisamento sulle sole (pur laute) mance per sostenre la sua attività, prende ad applicare una fee sulle giocate ai suoi tavoli, cioè una percentuale sulle poste in gioco.
Siamo di fronte quindi a una criminale comune? Non proprio, vediamo perché:
1. innanzitutto si tratta di una self-made woman, una donna che si è fatta da sola, facendo affidamento sulle sue sole forze;
2. il giro di soldi è davvero grosso e di altissimo livello;
3. seppur messa alle strette dagli investigatori, Molly non sembra aver intenzione di cedere, cioè non intende cedere i suoi registri, i suoi hard disk in cui sono registrate tutte le operazioni della sua attività. La motivazione ha una sua ragion d’essere, una certa cifra morale: rivelare quei dati significherebbe mettere in piazza tutti i segreti dei suoi ex clienti, segreti non solo economici e professionali ma anche privati, il che implicherebbe anche rovinarne decine di vite, relazioni e famiglie.

Jessica Chastain non è proprio la mia”cup of tea” ma devo ammettere che mi ha sorpreso: la yuppie intraprendente è un ruolo che le si addice. Riesce ad incarnare molto bene il cosiddetto “Sogno Americano”. Il suo volto trasmette fierezza, oltre che discreto fascino. Voto: 8.
Buona performance anche per il massiccio Idris Elba: qui lo vediamo nei panni di Charlie Jaffey, ossia il cazzuto avvocato dal grande cuore che decide di difendere Molly dalle accusse mossele dall’FBI.
Interpretazione pregna di pathos anche per Kevin Costner: suo il volto del severo padre/allenatore di Molly. Buona scelta non solo per ragioni anagrafiche ma anche perché si dimostra attore valido per dare spessore a un personaggio chedeve far convivere tanto rigore e amore paterno.
Michael Cera interpreta il giocatore X – una star del cinema, personaggio tanto famoso quanto innominabile. La sua tenera faccia da schiaffi è sempre incredibilmente simpatica.
Per Jeremy Strong il ruolo del primo datore di lavoro di Molly.

Il film è tratto dalla vera storia di Molly Bloom, più precisamente dall’autobiografico libro di memorie “Molly’s Game: From Hollywood’s Elite to Wall Street’s Billionaire Boys Club, My High-Stakes Adventure in the World of Underground Poker”. A sceneggiarlo e dirigerlo troviamo Aaron Sorkin e lo si capisce dai lunghissimi dialoghi serrati tra i vari protagonisti in cui emergono anche dei simil-spiegoni. Devo essere sincero: ho deciso di vedere questa pellicola quasi esclusivamente perché è un prodotto di Sorkin ma durante la visione non ci ho pensato più di tanto.

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.