Cari fottutissimi amici
di Mario Monicelli (Italia, 1944)
con Paolo Villagio, Paolo Hendel, Massimo Ceccherini, Eva Grimaldi,
Beatrice Macola, Novello Novelli, Sergio Pierattini, Elijan Raynard Childs,
Stefano Davanzati, Alessandro Paci, Antonella Ponziani, Giuseppe Oppedisano,
Vittorio Rap, Marco Graziani, Vittorio Benedetti
Questo film racconta un viaggio sgarrupato di una specie di Armata Brancaleone in giro per la Toscana.
Estate del 1944. La guerra sta per finire, l’Italia è stata in parte liberata dalle truppe alleate.
Un gruppetto di giovani senza lavoro e senza soldi, capitanato da un anziano ex puglie professionista, si improvvisa squadra di pugilato con l’intenzione di girare per i paesini della Toscana e mettere in piedi uno spettacolo di esibizioni atletiche. Il loro obiettivo è raggranellare un po’ di denaro o (almeno) qualcosa da mangiare. Della combriccola nessuno ha mai fatto boxe, né conosce i rudimenti di questo sport; solo un paio di loro hanno un fisico abbastanza robuto per poter fare atleta, eppure Ginepro Parodi – detto Dieci – riesce a convincerli a stare insieme, a seguirlo e ad esibirsi in pubblico, girando con un rottame a forma di camion, spinto da una caldaia a legna.
Il pingue Villaggio interpreta il bonario Sor Dieci, un inetto (non ha mai vinto un incontro di boxe in tutta la sua carriera) che trova ragione di vita nel fare da chioccia a questo gruppetto di giovani che pende letteralmente dalle sue labbra. Spiantato come tutti i suoi compari, finge sempre di sapere come cavarsela. Non possiede nulla, se non il peso degli anni e una pseudo-esperienza di vita; il camioncino su cui gira lo ha rubato a suo cognato.
Massimo Ceccherini è Gino Martini un lungagnone dal forte accento toscano ma buono a nulla.
Beatrice Macola interpreta “Testa di rapa”, una tizia che si prostituiva per i fascisti e che ormai porta sul corpo i segni della vergogna (la testa rasata) inflitti dai vendicativi partigiani.
Antonella Ponziani è Wilma: una giovane donna tanto fascinosa quanto vendicativa.
Stefano Davanzati intepreta Drago, un capo partigiano.
Eva Grimaldi è la “Topona”, l’avvenente responsabile del baraccone del tirassegno che si prostituisce per sbarcare il lunario.
Vittorio Benedetti dà il volto a Callicchero, un piccolo uomo dai capelli ricci e rossi che ha sempre voglia di fare sesso.
Elijan Raynard Childs è un soldato americano disertore che, dopo essersi nascosto per 6 mesi in un casale di campagna, finge di volersi ricongiungere con le truppe cui appartiene.
Sergio Pierattini è il Poeta, un tizio losco che raggira Dieci con una lunga partita a poker non proprio regolare.
Per il toscanaccio Novello Novelli la parte di Zingaro: una specie di baro che tira su due soldi con il gioco delle tre carte.
Alessandro Paci appare in una sola scena nei panni del carabiniere che piantona il ragioner Fortini (intepretato dal sempre simpatico Paolo Hendel).
Giuseppe Oppedisano è il bel Taddei: un giovane robusto e orgoglioso che porta sempre i capelli impomatati.
La sceneggiatura è stata scritta da 8 (sapienti) mani: Mario Monicelli, Piero De Bernardi, Suso Cecchi d’Amico e Leo Benvenuti.
La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.