L'anatra all'arancia

Anatra all’arancia
di Luciano Salce (Italia, 1975)
con Ugo Tognazzi, Monica Vitti,
Barbara Bouchet, John Richardson, Antonio Allocca,
Sabina de Guida, Tom Felleghy

Un uomo (Livio) va a prendere sua moglie (Lisa) dall’ufficio e la porta in villa, poco fuori Roma, per trascorrere insieme un weekend. Durante il tragitto città-mare la conversazione, che già non era iniziata sotto i migliori auspici, si tramuta in una vera tragedia: schiacciata dalle domande assillanti del marito, Lisa confessa di averlo tradito con un uomo francese, tale Jean Claude.
Anziché lasciandarsi andare a facili isterismi, Livio decide di reagire fingendo grande savoir faire. Il weekend continuerà ugualmente ma attraverso vari stratagemmi frutto d’arguzia l’uomo riuscirà a portare sotto lo stesso tetto Jean Claude – al fine di confrontarsi con lui – e Patty, la sua segretaria (una giovane e avvenentissima Barbara Bouchet).
I nervi di Lisa saranno ovviamente messi a dura prova, dal momento che si trova stretta tra il suo nuovo amore e l’affetto che prova da anni verso suo marito, un sentimento a dire il vero misto a senso di colpa. Il fatto è che Lisa sembra decisa a lasciare definitivamente Livio, dichiara di voler partire alla fine della settimana con il suo nuovo amante, ma suo marito l’ha praticamente sfidata a dimostrargli che non l’ama più. La gelosia dell’uno verso l’altro è il vero fulcro di tutta la storia.

Ho visto questo film diversi mesi fa per cui – spiace dirlo – non ricordo moltissimi dettagli. Sono certo però che la recitazione dei due protagonisti è, come al solito, di primissimo livello; possiamo dire che praticamente tutto il film si regge sui gustosissimi battibbecchi tra Lisa (Vitti) e Livio (Tognazzi). Se poi aggiungete che l’orchestratore di tutta la storia è quel genio di Luciano Salce, beh, il mio sincero invito a guardare questa pellicola diventa “mandatorio”.

Nota 1: il film prende le mosse dalla commedia di William Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon.
Nota 2: nel 1976 Monica Vitti ha vinto il David di Donatello e il Nastro d’argento come “Migliore attrice protagonista” per questo film.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.