Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa

Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa
di Marcello Fondato (Italia, 1970)
con Monica Vitti, Carlo Giuffrè, Gastone Moschin,
Salvo Randone, Pierre Clémenti, Sylva Koscina, Nino Taranto,
Angela Luce, Rosita Pisano, Ugo D’Alessio, Lino Banfi, Claude Rich

Primi del ‘900. Maria Sarti, una giovane donna romana di umili origini con l’ambizione di diventare attrice, si aggira per teatri di bassa lega e piccoli spettacolini itineranti finché un giorno non coglie l’occasione della vita. Sostituisce un’attrice in un teatro di avanspettacolo e durante l’esibizione s’inventa una mossa che fa letteralmente impazzire gli uomini in platea: un colpo d’anca che la renderà famosa con l’appellativo di Ninì Tirabusciò. La popolarità, però, non le porterà solo condizioni di vita migliori, ma anche scocciature con la giustizia. Il suo agitare di anche sarà infatti malvisto dai tutori dell’ordine pubblico, in quanto ritenuto un’esibizione contraria alla morale e sobillatrice di bassi istinti. Per questa ragione subirà anche un processo, da cui fortunatamente uscirà innocente. A darle il tormento ci sarà anche il Delegato di Polizia Mariotti, un tipo palesemente attratto dal fascino di Ninì, ma che oppone a questa segreta passione un atteggiamento eccessivamente autoritario.

Maria Sarti ha il volto di Monica Vitti. Tutto il film si regge sulla sua straordinaria interpretazione – che le valse anche un David Di Donatello.
Gastone Moschin intepreta Mariotti, l’autoritario poliziotto invaghito di Maria.
Il simpatico Carlo Giuffré è Antonio, il trombettista socialista che porta in giro Maria per i Café Chantant d’Italia e che intesse con lei una bella e sincera relazione sentimentale, prima di emigrare per il Nuovo Mondo.
A Salvo Randone il ruolo di un artista di strada cialtrone che porta in giro per le piazze uno spettacolino in cui l’attrazione è un cagnolino dalle “straordinarie doti intellettive” che indovina numeri scelti dal pubblico.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.