La ruota delle meraviglie

La ruota delle meraviglie
(Wonder Wheel)
di Woody Allen (USA, 2017)
con Kate Winslet, Jim Belushi, Justin Timberlake,
Juno Temple, Tony Sirico, Jack Gore, Max Casella,
Steve Schirripa, David Krumholt, Bobby Slayton

Ginny è una donna sulla quarantina, bella ma sfiorita, alquanto depressa e frustrata: fa la cameriera in un ristorantino turistico ed è sposata in seconde nozze con Humpty, un rozzo giostraio panzone di una decina di anni più anziano. I due si sono messi insieme dopo aver affrontato una grave perdita: lei è stata abbandonata dal marito, mentre lui ha perso la moglie.
Un giorno Ginny incontra Mickey Rubin, il giovane e fascinoso bagnino che si occupa della spiaggia di Coney Island, e se ne innamora perdutamente. Il loro amore non è però del tutto bilanciato: se lei è del tutto presa da questo nuovo flirt clandestino ed eccitante, lui invece sembra decisamente più freddo. Michey in prima battuta fa il romanticone, alimenta il fuoco della passione, lascia che Ginny cuocia nel suo brodo e poi molla la presa. La passione infatti svanisce quando Mickey conosce Carolina, la figlioccia di Ginny, o meglio la figlia di Humpty.
Carolina è una ragazza molto dolce e un tantinello svampita con un passato alquanto anomalo: da pochi mesi è tornata a vivere nella casa di suo padre (cioè sotto lo stesso tetto di Jinny), dopo esserne fuggita via giovanissima per sposare un poco di buono. Questo poco di buono è il figlio di un potente malavitoso italoamericano, che non essendo affatto contento che Carolina abbia lasciato il nido coniugale, cerca di riportarla sui suoi passi. La ragazza perciò è in grave pericolo; gli scagnozzi del boss la cercano per costringerla a tornare indietro. Nascondersi in casa di suo padre non è chiaramente la scelta più assennata.

Il film racconta insomma una storia di gelosia. Un triangolo, forse un po’ più originale del solito: lei si innamora di lui (più giovane), il quale più tardi si innamora dell’altra (la figlia di lei, ancora più giovane). Un tema tutto sommato già trattato da Woody Allen in altre pellicole. Questo però non riduce il valore del film, anzi. Per una volta il come è più importante del cosa. Il film è girato ottimamente. Chiave della pellicola è la domanda: cosa ti porta a fare la gelosia? Fin dove può spingerti questo sentimento? Può l’Amore trasformarsi in odio e cattiveria, quando non corrisposto?

Kate Winslet è da premio. Bravissima come sempre, forse anche di più. Riesce perfettamente a dare il senso di un’esistenza buttata alle ortiche, di un percorso fatto di occasioni mancate, speranze disilluse, rassegnazione, passivo adattamento, miseria e disperazione.
Anche Justin Timberlake perfetto nella parte. Il belloccio sciupafemmine è decisamente nelle sue corde. Non credo che gli riesca poi tanto difficile, visto l’aspetto che si ritrova. Molto misurato ed efficace nella recitazione; i ricciolini biondi, la faccia pulita e il suo grande sorriso sono ovviamente di grande aiuto.
Jim Belushi in un film di Allen: non l’avrei mai creduto. Invece è successo ed è stato un bene. Decisamente bravo nel ruolo del padre tradizionale, un uomo molto affezionato alla figlia avuta dal suo primo matrimonio, una specie di ubriacone sulla via della redenzione, con la passione per la pesca e per il baseball.
Juno Temple – già vista nella serie “Vinyl” – adeguata per il ruolo della giovane (bionda) svampita, che si fa travolgere dal fascino dello scapestrato gangster (e dei suoi soldi) per poi tornare nella casa paterna con la coda tra le gambe. Forse non è al 100% credibile come giovanetta in grado di far perdere la testa all’aitante bagnino ma tralasciamo questo dettaglio.
Tony Sirico è uno dei due tirapiedi della Mafia che danno la caccia a Caroline.
Nei panni del ragazzino con la mania per il fuoco troviamo Jack Gore.
Parecchio buffo Max Casella nel ruolo dell’amico impiccione di Humpty.

Vera protagonista della pellicola è comunque Coney Island. La ruota panoramica del titolo è proprio quella del luna park, che fa da sfondo alle vicende narrate. Meravigliosa fotografia, splendide ricostruzioni. Grande idea quella di prendere come casa dei protagonisti (Jinny e Humpty) una baracca in legno circondata da vetrate, posta davanti al mare su di un’alta costruzione.

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.