Il ragazzo di campagna

Il ragazzo di campagna
di Castellano e Pipolo (Italia, 1984)
con Renato Pozzetto, Donna Osterbuhr,
Massimo Boldi, Clara Colosimo, Renato D’Amore,
Franco Diogene, Enzo Cannavale, Daniela Piperno,
Elio Veller, Enzo Garinei, Pongo, Massimo Serato,
Guido Spadea, Jimmy il Fenomeno, Armando Celso, Enzo De Toma

Una delle mie commedie preferite. Anzi, di certo è il mio preferito, tra tutti i film in cui recita Renato Pozzetto. L’avrò visto decine di volte, ma mi fa sempre ridere come un matto.

Lombardia, Borgo Tre Case, micro-paesino di campagna. Artemio è un ragazzone che da sempre vive in un casolare sgangherato con sua madre Giovanna. Fa il contadino e conduce una vita molto ma molto semplice e parca. Al compimento dei 40 anni, si rende conto di essere stufo di questa misera esistenza, sempre uguale a se stessa e priva di opportunità, per cui decide di lasciare la casa materna per andare in città a cercar fortuna.
L’esperienza a Milano però non sarà affatto semplice: avrà grosse difficoltà ad adattarsi, chiunque incontrerà si approfitterà della sua ingenuità e della sua buona fede – a partire da suo cugino Severino Cicerchia, detto “lo scurreggione”, che cercherà di tirarlo dentro un giro di scippi e furti.
In città le sue disavventure gli faranno incontrare anche Angela, una donna belissima – una specie di modella – che gli farà perdere la testa. I suoi sentimenti comunque non verranno ricambiati: quando finalmente riuscirà a passare una notte d’amore con Angela, scoprirà che questa, da donna in carriera e superimpegnata qual è, non ha alcuna intenzione di fidanzarsi con lui, né tantomeno sposarsi.
Quando tornerà al paese con un foglio di via, si renderà conto che il suo posto è nei campi e che al suo fianco ci sta bene una donna come Maria Rosa, la ragazza bruttarella (ma ormai cresciuta e migliorata esteticamente) che da sempre sua madre vuole fargli sposare.

Questo film sembra scritto apposta per Renato Pozzetto. La faccia giusta per il ruolo giusto. Un sacco di battute sono rimaste nell’immaginario collettivo, come il “Taaac” di quando il protagonista prepara la tavola e prova a cucinarsi una cena da cittadino à la page della metropoli, ma si sente male e viene ricoverato perché ha bisogno di una lavanda gastica.
La simpatica Clara Colosimo intepreta Giovanna, la vecchia e saggia madre lombarda, che vorrebbe che suo figlio rimanesse a vivere sempre con lei e che sposasse la paesana Maria Rosa (Sandra Ambrosini).
Angela è interpretata dalla meravigliosa Donna Osterbuhr: una ragazza alta, bella, affascinante e molto elegante. Un plauso anche alla costumista del film che ha vestito questo personaggio come le modelle che negli anni ’80 si vedevano in copertina sui cataloghi di Vestro e Postalmarket.
Massimo Boldi è Severino Cicerchia, il cugino ladro che gira in Vespa e che già da anni si è “ambientato” nella grande città.
Il fabbro che più volte corre in aiuto di Angela ha il fisico del barbuto Renato D’Amore.
Enzo Cannavale è il non-vedente a cui Artemio cerca di fare da accompagnatore (con risultati ovviamente disastrosi)
Per Enzo Garinei il ruolo del direttore dell’assurdo residence iper-moderno di Milano in cui Artemio va a vivere.
Jimmy il Fenomeno interpreta un contadino “molto esuberante” di Borgo Tre Case.
Il comico Pongo ha una sola scena nei panni del dottore al centro prelievi.
Il sempre elegante Massimo Serato interpreta uno spacciatore che cerca di assumere Artemio come suo collaboratore.
Enzo De Toma lo troviamo sotto le lenzuola con il protagonista nella veste di un invadente paziente dell’ospedale in cui Artemio viene ricoverato.
Per Dino Cassio il ruolo del commissario di Polizia orbo che caccia via Artemio da Milano con un foglio di via.
L’omosessuale effemminato in spider che cerca di abbordare Artemio appena arrivato a Milano è Elio Veller.
Armando Celso interpreta Erpidio, un vecchio compaesano, nonché amico, di Artemio.
Franco Diogene è uno dei tre esaminatori che fanno il colloquio al protagonista per il posto nell’agenzia di assicurazioni.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quellla di MyMovies.it.