Baby Driver - Il genio della fuga

Baby Driver – Il genio della fuga
(Baby Driver)
di Edgar Wright (USA, 2017)
con Ansel Elgort, Kevin Spacey, Jamie Foxx, Lily James,
John Hamm, Eiza González, CJ Jones, Micah Howard,
Sky Ferreira, Flea, Lance Palmer, Hudson Meek,
Viviana Chavez, Hal Whiteside, Big Boi, Killer Mike

Action movie dei più classici che mette insieme rapine, auto veloci, malavitosi, denaro, armi e machismo.
Un ragazzo di 20 anni circa – noto come “Baby” – fa (il palo e) l’autista per delle rapine in banca, organizzate da una specie di distinto signore di mezz’età che tutti chiamano Doc. Al volante Baby è un vero asso, sa guidare come pochi; con lui ogni fuga è un vero e proprio successo, anche in casi critici come inseguimenti da parte della polizia. Per restare concentrato, Baby ascolta musica ad alto volume con il suo iPod; porta continuamente gli auricolari nelle orecchie: sia quando passeggia, che quando guida. Non si separa mai dal suo player digitale, insomma. Sembrerebbe un vezzo eccentrico questo ma in realtà il ragazzo è molto legato alla musica, vuoi perché sua madre (defunta) era una cantante, vuoi perché, soffrendo di acufene sin da quando era bambino, preferisce affogare il disturbo nella musica.
Il ragazzo comunque sembra molto timido: parla poco, indossa sempre occhiali scuri e se ne sta per tutto il tempo con delle cuffiette nelle orecchie ad ascolare musica, senza aprire bocca, cosa che spesso finisce per dare parecchio fastidio ai delinquenti che lavorano per Doc (gli esecutori materiali delle rapine).
Baby, che è un orfano che si prende cura del suo vecchio padre adottivo (nero e sordo e paraplegico), in realtà si potrebbe definire un bravo ragazzo – almeno in potenza – difatti se ne starebbe volentieri fuori da questo giro, ma purtroppo deve un bel po’ di soldi a Doc, per cui è sotto scacco: dovendo sdebitarsi, non può esimersi dal fornire la sua esperienza da autista spericolato per i colpi che regolarmente Doc mette a segno con la sua banda di sciroccati. Tra questi sciroccati ci sono un nero sospettoso e con “la guerra in testa”, un ex trader della borsa di New York più la sua ganza supersexy e altri due poco di buono.
Tra una rapina e l’altra il giovinotto troverà anche il tempo di innamorarsi di una dolce e semplice cameriera ma non potrà godersi l’idillio perché, quando penserà di aver saldato finalmente il grosso debito contratto con Doc, questi gli chiederà (si fa per dire) di partecipare ad un ulteriore colpo. La minaccia di violenze sul suo padre adottivo e/o sulla nuova ragazza lo spingerà ovviamente ad accettare. Ma le conseguenze di questo nuovo incarico criminale non potranno che essere disastrose.

Il giovane protagonista Baby è interpretato dignitosamente da Ansel Elgort; non l’avevo mai visto recitare prima ma direi che se la cava sufficientemente bene, soprattutto nella scena iniziale (i titoli di testa, girati in un unico piano sequenza) in cui se ne va in giro a fare dei balletti sincronizzati – con gli iconici auricolari bianchi dell’iPod nelle orecchie – sulle note di un pezzo classico rhythm & blues, mentre tutt’intorno a lui scorrono i colori della città.
Spacey è Doc, il boss pseudo-professore che organizza le rapine e assolda i membri dei colpi; un ruolo molto simile – l’avido mentore – lo ebbe in “21” (film del 2008).
A Jon Hamm il ruolo dell’ex Wall-Street-man che si è dato al crimine. Diciamoci la verità: non ha la faccia del duro, non l’ha mai avuta, persino con la barba lunga di 7 giorni non è credibile.
Al suo fianco troviamo il personaggio di “Darling”, una bomba di sensualità che porta il nome di Eiza González.
Lily James ha il ruolo di Debora, la cameriera con le meches bionde che, servendo caffè, fa perdere la testa a Baby.
L’anziano sordo sulla sedia a rotelle – una specie di angelo custode del protagonista – ha la faccia di CJ Jones.
Jamie Foxx è Bats, la mina vagante: un criminale violento e fuori di testa che ha grosse difficoltà a fidarsi dei compari e ad eseguire ordini dettati da altri. Il suo bisogno di non farsi mettere i piedi in testa causerà una carneficina di poliziotti e metterà a serio rischio la fattibilità del colpo finale.
Per Jon Bernthal – già visto in “The Wolf of Wall Street” – il ruolo di un altro bandito incazzoso.
Flea e Lanny Joon sono altri due banditi che partecipano alla seconda rapina.
Sky Ferreira ha qualche scena nel ruolo della giovane mamma (cantante) di Baby.

La musica è davvero al centro dell’intera pellicola. La colonna sonora è un piccolo capolavoro di selezione: sembra sempre essere diretta alle sole orecchie del protagonista ma ha l’ovvia funzione di decorare adeguatamente il ritmo dei fatti che vengono narrati. Contiene un sacco di perle soul e rhythm & blues d’epoca (Sam & Dave, Commodores, T.Rex, Carla Thomas, Martha Reeves & The Vandellas, ecc). Vi consiglio vivamente di cercarla e ascoltarla.

Il regista, l’inglese Edgar Wright“L’alba dei morti dementi”, “Hot Fuzz” e “Scott Pilgrim vs. the World”.

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.