Suicide Squad

Suicide Squad
di David Ayer (USA, 2016)
con Margot Robbie, Will Smith, Jared Leto, Viola Davis,
Jay Hernandez, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Cara Delevingne,
Karen Fukuhara, Adam Beach, Adewale Akinnuoye-Agbaje,
Ike Barinholtz, Ben Affleck, Scott Eastwood, Common

Ho visto questo film troppe settimane fa per scrivere qualcosa di sensato.
Ricordo solo che non lo trovai un capolavoro. Mi aspettavo qualcosa con più senso dell’ironia, più divertente.
Le parti migliori sono andate a Jared Leto e a Margot Robbie, rispettivamente Joker e Harley Quinn. Sono decisamente i due che recitano meglio (oltre che i personaggi più interessanti). Due mattoidi che fanno l’uno per l’altra.
Loffissimo invece Will Smill nel ruolo di Deadshot; non per colpa sua comunque, questo risvolto drammatico del criminale col cuore d’oro che soffre per le sorti della sua piccola bambina m’è sembrato eccessivamente melenso per un film del genere.
Scontato pure il ruolo del Ministro della difesa cazzutissimo, interpretato da Viola Davis.
Il supermarine in stile Guile di “Street Fighter” (affidato a Joel Kinnaman) è un altro ruolo più che telefonato.
Interessante la figura di Chato Santana a.k.a El Diablo – interpretato da Jay Hernandez – o almeno in potenza perché non mi sembra vada fino in fondo. Questo superuomo (criminale) che dà fuoco a qualsiasi cosa gli si pari davanti si rende conto di aver fatto danni con i suoi superpoteri e quindi, sentendosi in colpa, decide di non usarli mai più, onde evitare altre vittime; però tiene il punto delle sue decisioni solo fino a un certo punto. Cioè, dopo tanta ritrosia, sbrocca e riprende a far danni.
Buona prova invece per Cara Delevingne nel ruolo di June Moone, ossia la giovane archeologa che fornisce involontariamente il suo corpo come dimora per l’antica entità malvagia “Incantatrice”.