La cena

La cena
di Ettore Scola (Italia, 1998)
con Stefania Sandrelli, Vittorio Gassman, Fanny Ardant,
Eros Pagni, Riccardo Garrone, Francesca D’Aloja, Antonio Catania,
Giancarlo Giannini, Marie Gillain, Giorgio Colangeli,
Giorgio Tirabassi, Rolando Ravello, Corrado Olmi, Vittoria Piancastelli,
Aniello Mascia, Carlo Molfese, Daniela Poggi, Francesca Rettondini,
Nadia Carlomagno, Eleonora Danco, Valentino Venantini, Alessia Patacconi,
Lea Karen Gramsdorff, Adalberto Maria Merli, Pierfrancesco Poggi,
Mario Patanè, Stefano Antonucci, Giuseppe Gandini, Andrea Cambi,
Valter Lupo, Sergio Nicolai, Lea Gramsdorff

Di tutte le pellicole dirette da Scola forse questa non è la migliore ma di certo ai miei occhi è risultata molto valida, soprattutto per il ricchissimo cast e per l’intreccio delle mille storie che racconta.
Roma, interno notte. In uno dei tanti ristoranti della capitale troviamo sedute a tavola decine di persone, ognuna con una storia da raccontare. Umanità varia, che spazia dal professorone che cena solo al suo tavolo, sempre lo stesso da perfetto abituario, alla nipote della proprietaria del locale che raduna tutti gli amici per il suo compleanno, dalla ragazza che cerca di mettere ordine nella sua cerchia di amanti e fidanzati varii, all’aziano padre distratto che ha sempre trascurato la famiglia per dedicarsi al lavoro che cerca di rincociliarsi con i suoi figli ormai adulti, dal contabile triste e solo che trova l’anima gemella in un sedicente mago imbroglione, alla combriccola di meschini uomini d’affari con mogli e amanti al seguito, dal ragazzo mammone che attende invano l’arrivo di un gruppo di amici per una festicciola, alla mamma che scopre che sua figlia vuol farsi suora, dal ragazzo che aspetta un figlio e si concede un’avventura di sesso clandestino in bagno, al professore di filosofia che allontana in malo modo la giovanissima amante-studentessa per non essere costretto a lasciare la famiglia.

Commedia amara che serperggia tra sarcarsmo, solitudine, ilarità lieve, fraintendimenti, momenti di tristezza profonda, sorrisi, saggezza, sfortune, speranze, incomprensioni, tradimenti, progetti, chiarimenti, discussioni, lacrime, abbracci, rivelazioni, stronzaggine, leggerezza d’animo, sprito truffaldino, rassegnazione e altro ancora.
Una gamma di tinte e umori diversi, perfettamente mescolati a formare un unico convincente ritratto.

La Cena - Ettore Scola (frame)
“La Cena” di Ettore Scola, 1998
[Fonte: Filmtv.it]
Vittorio Gassman è il professore saggio e anziano, una habitué del locale con funzioni di nume tutelare/guida per un po’ tutti i personaggi.
Stefania Sandrelli è Isabella, la bella e vanitosa mamma cinquantenne, concentrata più su se stessa che sulla figlia che dice di voler ascoltare (interpretata da Lea Karen Gramsdorff).
Riccardo Garrone ha la parte di Diomede, l’anziano capo-cameriere segretamente innamorato di Flora, la bella proprietaria che fa perdere la testa a tutti gli uomini (Fanny Ardant).
Giancarlo Giannini è il fascinoso professore di filosofia coi capelli grigi che si finge stronzissimo con l’obiettivo di farsi lasciare dalla giovanissima studentessa sua amante (Marie Gillain).
A Eros Pagni il magnifico ruolo di Duilio, il capocuoco incazzoso, nostalgico e comunista, che sbraita per tutto il tempo contro i camerieri e i suoi assistenti, perché li ritiene una massa di idioti che non sanno vivere e che non sanno dare il giusto valore alle cose.
Il truffaldino Mago Adam è recitato dal grandioso – come sempre – Antonio Catania.
Il triste e solo Ragionier Marchetti – un mite credulone che si beve le panzane del Mago Adam – ha il volto e il corpo di Rolando Ravello (sormontato da un ridicolo parrucchino).
Giorgio Colangeli intepreta il poliziotto Petrosillo, uno dei tanti amanti di Lolla (Nadia Carlomagno).
Pierfrancesco Poggi, Giuseppe Gandini e Mario Patanè sono altri tre amanti di Lolla.
Il cameriere gigione con forte accento toscano, una specie di latin lover sfigato che ha sempre voglia di scheerzare, è Andrea Cambi.
Adalberto Maria Merli interpreta un sanguigno attore che a tavola recita parti del copione della pièce tetrale che ha scritto per convincere un altro attore (Nello Mascia) a recitare nel suo spettacolo.
Alla bionda Daniela Poggi il ruolo di una sexy manager che fa perdere la testa al ragazzo che sta per diventare padre e che si attira le simpatie dell’ex-tossicodipendente Franco (Giorgio Tirabassi).
Corrado Olmi intepreta l’indolente marito della proprietaria.
Francesca Rettondini è la giovane moglie di uno degli affaristi/bottegai (Stefano Antonucci), nonché l’amante di uno degli altri uomini seduti al suo tavolo (Valentino Venantini).
Il simpaticissimo Carlo Molfese ebbe l’infasuto compito di impersonare l’uomo d’affari campano, volgare e sboccato, che ha sempre la battuta pronta.
A Vittoria Piancastelli andò la parte della sorella complessata di Flora.
Il bamboccione che attende invano gli amici per la sua festa ha il volto stralunato di Paolo Merloni.
Sergio Nicolai è il padre di Franco e Alessandra (Francesca D’Aloja).

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.