La mortadella

La mortadella
di Mario Monicelli (Italia, 1971)
con Sophia Loren, Gigi Proietti, William Devane, Beeson Carroll
Susan Sarandon, Danni DeVito, David Doyle, Robert Glaudini,
María Luisa Sala, Tommaso Bianco, Carla Mancini, William J. Daprato

Una ragazza italiana sulla trentina – di nome Maddalena – arriva all’Aeroporto di New York con una piccola mortadella in braccio ma non la lasciano passare. Le leggi degli Stati Uniti infatti vietano alle persone in arrivo sul suolo americano di importare insaccati. Maddalena, che a Bologna era un’operaia campana impiegata in un’azienda di salumi, comunque non ci sta. Non accetta di lasciare la sua mortadella in cambio del lasciapassare, si impone, alza la voce, cerca di spiegare le sue ragioni (l’insaccato è un regalo) e chiama in soccorso Michele, il suo ragazzo, che la attende nella sezione arrivi dell’aeroporto. Michele però sorprendentemente non prende le sue parti, anzi cerca di farla ragionare, le intima di adattarsi alle regole degli USA, un buon primo passo per inziare a vivere insieme lì, una piccola innocente concessione in nome del loro ricongiungimento sul suolo statunitense. Niente da fare. Maddalena non accetta, anzi litiga con Michele e lo ripudia. Lui allora stizzito va via e lascia la sua ragazza lì, in aeroporto, dove finirà per passare la notte.
Nel mentre la questione esce dall’aeroporto, la questione monta e diventa un vero e proprio caso giornalistico, messo in piedi da Jack Fenner, una specie di giornalista d’assalto in cerca di fama (in realtà un poveraccio senza grandi possibilità di carriera).
Durante la notte Maddalena e un gentile agente della dogana – tale Dominic Perlino – stringono amicizia e per cena divorano insieme l’intera mortadella.
Il giorno dopo la ragazza è libera ma non sa dove andare, allora Fenner, cercando di sistemarla, la porta con sé a fare un giro per la città. I guai comunque non saranno finiti perché Bruno, ingelosito, farà picchiare Fenner da amici malavitosi e scatenerà di conseguenza l’ira di Maddalena, che infatti si vendicherà di questa azione infame con una gran piazzata nel ristorante di Bruno, sfasciando tutto ciò che le capiterà a tiro.
I primi 2 giorni a New York per Maddalena saranno intensissimi, non solo per l’ambiente nuovo e completamente estraneo alle sue aspettative, ma anche perché si troverà di fronte a 3 possibili strade sentimentali da seguire: il suo ragazzo Michele (ormai diventato una specie di mafiosetto di Little Italy), il giornalista arrivista dalla vita incasinata e l’agente della dogana aeroportuale (che comunque si rivelerà un mammone, bigotto e reazionario).

La bella, giovane e peperina protagonista ha le fattezze di Sophia Loren. Mi è sembrata una scelta ottimale per il ruolo della ragazza emancipata che non accetta di diventare semplicemente “la donna di qualcuno”.
A Gigi Proietti il ruolo di Michele Bruni, un giovane operaio comunista che lascia la moglie e si mette con Maddalena, la giovane collega supersexy ed emancipata. I suoi sogni di gloria e successo, però, lo portano a mollare la ragazza in Italia temporaneamente per andare negli USA a cercar fortuna. USA dove presto si trasformerà in un laido imprenditore della ristorazione colluso con i malavitosi di Litte Italy.
Il simpaticissimo William Devane lo troviamo nei panni del giornalista squattrinato, divorziato e impasticcato. Il suo personaggio dovrebbe essere un furbo, il ganzo che intorta la giovane ed ingenua immigrata, ma fa parecchia tenerezza.
Beeson Carroll è Dominic Perlino, l’agente della dogana che invita Maddalena a cena per presentargli mammà. Una delusione.
Danny DeVito interpreta un politico che cerca di sfruttare a fini elettorali la vicenda di Maddalena.
Susan Sarandon invece appare in una sola scena nei panni dell’ex moglie di Jack Fenner.
David Doyle (il reclutatore delle Charlie’s Angels) intepreta il capo della dogana aeroportuale.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.