Dead Men Don't Wear Plaid

Dead Men Don’t Wear Plaid
di Carl Reiner (USA, 1982)
con Steve Martin, Rachel Ward, Carl Reiner, Reni Santoni,
Alan Ladd, Barbara Stanwyck, Ava Gardner, Joan Crawford,
Burt Lancaster, Humphrey Bogart, Cary Grant, Ingrid Bergman,
Bette Davis, Veronica Lake, Lana Turner, Kirk Douglas, Edward Arnold,
Fred MacMurray, James Cagney, Vincent Price, George Gaynes,
William Conrad, Brian Donlevy, Edmond O’Brien Ray Milland

Divertente commedia in bianco e nero che fa il verso ai vecchi film noir “hard boiled”.
Steve Martin intepreta Rigby Reardon, un investigatore privato cialtrone che le prende da tutti. Il caso che segue – l’assassinio di un scenziato, nonché produttore di formaggi – gli viene affidato da Juliet Forrest, la bella figlia della vittima che ha le sembianze di Rachel Ward. Questa donna molto fascinosa, dalle sorprendenti qualità, riuscirà a farà perdere la testa al protagonista, sebbene l’etica professionale che questi si propone di seguire imporrebbe di non mischiare mai i sentimenti con il lavoro.
La particolarità del film consiste nell’aver inserito nel montaggio decine di spezzoni di altri film in bianco e nero degli anni ’40, peraltro in maniera molto originale. In più occasioni infatti, grazie all’angolazione della cinepresa e ai testi dei dialoghi, sembra che il protagonista reciti effettuando delle realistiche conversazioni con i personaggi di altre pellicole. Un’idea davvero folle e geniale, anche perché riuscitissima.

Carl Reiner (il simpatico regista) interpreta sia un rigoroso maggiordomo dallo strambo accento tedesco, che un folle gerarca nazista. Lo ricordate nella saga dei film “Ocean’s”? Lì vestiva i panni dell’anziano truffatore Saul Bloom.

Nota: per questo post ho usato il titolo inglese perché l’ho visto in versione originale con i sottotitoli (in Italiano).

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.