La stangata
(The Sting)
di George Roy Hill (USA, 1973)
con Paul Newman, Robert Redford,
Robert Shaw, Charles Durning, Ray Walston, Dana Elcar,
Eileen Brennan, Harold Gould, Jack Kehoe, Charles Dierkop,
John Heffernan, Sally Kirkland, Dimitra Arliss, Jack Collins
Chicago 1936. Johnny Hooker e Luther Coleman sono due truffatori di strada. Amici da una vita, lavorano sempre insieme. Luther, dei due, è il più anziano, nonché quello con più esperienza: è lui ad aver insegnato a Johnny tutti i trucchi. La loro ultima truffa va male, molto male, peggio di come ci si poteva aspettare. Infatti il truffato – una mezza calzetta pieno di soldi – faceva il corriere per Doyle Lonnegane, uno spietato boss della mala locale, il quale, non appena viene a sapere del raggiro, decide di vendicarsi uccidendo un membro della band che ha commesso il colpo. La scure insomma cade sulla testa di Luther. Invece Johnny e Joe, il terzo membro della banda, fortunatamente si salvano. Ma la storia non finisce qui.
Johnny è ovviamente arrabbiato e disperato; sa di essere in pericolo, perché Lonnegane vuole anche la sua testa, ma non intende comunque fargliela passare liscia. L’assassinio va vendicato. Decide così di darsi da fare, ma per vendicarsi non sceglie la strada della violenza. La sua strategia sarà diversa. Capisce che Lonnegan deve essere colpito nel modo più doloroso: perdendo del denaro. Si reca così da Henry Gondorff – un vecchio amico di Luther, nonché un ubriacone di mezza età con la fama di grande truffatore d’esperienza – e gli propone di fare insieme una maxi-truffa ai danni di Lonnegan.
Gondorff accetta immediatamente, in nome dell’amicizia con Luther, e si mettono subito al lavoro. Ad aiutarli ci sarà tutta una squadra di specialisti del raggiro.
Il grande colpo (the sting/la stangata) viene articolato in due fasi: una prima in cui Gondorff si accredita presso Lonnegane come grande giocatore di Poker, nonché facoltoso allibratore, e una seconda in cui il pollo-Lonnegane viene porato con l’inganno a scommettere una grossa somma di denaro su di un cavallo in una falsa agenzia di booking, appositamente messa in piedi dalla gang di collaboratori di Gondorff.
Perché è un film che va visto? Perché è un superclassico, Newman e Redford al massimo della forma. Due attori straordinari incastrati perfettamente in una trama divertentissima. Un gangsta movie ibridato con la commedia, ambientato negli anni ’30, costruito a capitoli come fosse un bel romanzo, che tratta di poker, corse di cavalli, scommettitori, truffe, allocchi, balordi, poliziotti indegni, escamotage, astuzia, scaltrezza, ecc. Cosa volete di più da un film leggero?
Gondorff è il bel Paul Newman. Qui aveva già 50 anni (circa) ma esprimeva ancora tutto il suo fascino.
Redford sfodera pugni e sorrisi nel ruolo di Johnny Hooker. Sebbene sia il protagonista della pellicola, in un certo senso svolge il ruolo di giovane spalla per il truffatore “senior” (cioè Gondorff/Newman).
Robert Shaw presta il volto da schiaffi per il persoaggio del boss Doyle Lonnegan; i suoi baffetti sono antologici, quasi quanto la capigliatura tutta impomatata di brillantina.
Per il tenente William Snyder, il poliziotto scemo ma dalle maniere forti che dà la caccia a Hooker, fu scelto il pingue Charles Durning.
Eileen Brennan è l’amante di Gondorff: la maitresse di una casa di appuntamenti che collabora con la gang per la buona riuscita del colpo.
Il simpaticissimo Harold Gould interpreta Kid Twist, un anziano dai baffi bianchi, ossia l’astuto amico di Gondorff che fa da reclutatore di uomini per il grande bluff e che finge di essere il corrotto direttore di una filiale di spedizioni.
Il pelatissimo Dana Elcar – già visto in tanti altri film nei panni di avvocato – qui interpreta un finto ispettore dell’FBI.
A John Heffernan la parte del cassiere dell’agenzia di scommesse.
Jack Kehoe è invece Joe Erie, il terzo del team di truffatori di strada di Hooker; sembra uno smilzo dall’aria mite ma in un paio di occasioni si dimostrerà un osso duro, leale, grande amico e anche grande attore.
Questa pellicola ha vinto ben 7 Oscar.
Il tema principale della colonna sonora, “The Entertainer” di Scott Joplin, è diventato forse anche più noto del film.
La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.
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