Omicidio all'Italiana

Omicidio all’italiana
di Maccio Capatonda (Italia, 2017)
con Maccio Capatonda, Herbert Ballerina, Sabrina Ferilli,
Ivo Avido, Roberta Mattei, Gigio Morra, Fabrizio Biggio,
Nino Frassica, Ninni Bruschetta, Pippo Lorusso, Rupert Sciamenna,
Lorenza Guerrieri, Antonia Truppo, Christian Iansante

Diciamo la verità: è sempre difficile per Maccio Capatonda confrontarsi con qualcosa che sia più lungo di un trailer. La sua comicità funziona più sul breve. Eppure questa pellicola diverte. Non è propriamente una raccolta di sketch – presenta un certo filo logico – ma riesce comunque a far ridere in diverse occasioni.
Disclaimer: chi scrive è un grande fan di questo regista/autore/attore, dunque tenete conto di questo evidente bias positivo.

Omicidio all’Italiana è pura satira nei confronti dei fatti di cronaca nera, un racconto che sbeffeggia palesemente la tv del dolore, quelle trasmissioni che sguazzano nella torbidità di efferati omicidi, e tutta l’umanità che ci gira intorno (non solo le figure che lavorano nel mondo dei media ma anche la gente comune che comunque entra in contatto con i fattacci).
I fratelli Peluria sono Piero e Marino, ossia Maccio Capatonda ed Herbert Ballerina. Li abbiamo già visti in apertura delle puntate della serie tv “Mario” (su MTV Italia) – qui li ritroviamo nei panni di sindaco e vicesindaco di Acitrullo, la misconosciuta cittadina abruzzese che si trova improvvisamente al centro delle cronache a causa di un grave fatto di cronaca – la morte del tutto naturale di una ricca e antipatica signora (la Contessa Ugalda Martirio in Cazzati) che viene spacciata per omicidio. Il piano dei due tonti amministratori è di sfruttare questo decesso per attirare l’attenzione di stampa, tv e internet sul loro paesino, in modo da farlo diventare in brevissimo tempo meta di turismo macabro e di conseguenza arricchirlo e farlo progredire.
Il tema della tv scandalistica comunque è stato già trattato da Capatonda più volte – basti ricordare il tg della serie “Mario” e in particolare due suoi inviati: Salvo Errori (interpretato da Pippo Lorusso) che riprende nel nome Salvo Sottile e l’intervistatore sgrammaticato, impersonato dallo stesso Capatonda, che di Salvo Sottile imita la voce.

Sabrina Ferilli è stata chiamata ad interpretare Donatella Spruzzone, l’arcigna anchorwoman di “Chi L’Acciso”: una squallida trasmissione di approfondimento che fa vera e propria attività di sciacallaggio sui fatti di cronaca nera. Mettete bene a fuoco il suo cognome: quale famosa criminologa da salotto tv vi viene in mente?
Gigio Morra è Fiutozzi, il commissario che viene incaricato del caso dell’omicidio della Contessa – un anziano poliziotto in cerca di visibilità e senza spina dorsale che, anziché indagare, lascia la completa gestione dell’affare in mano alla Spruzzone.
Con lui c’è anche poliziotta Gianna Pertinente (Roberta Mattei), l’unica che sembra aver intenzione di far luce su quanto accaduto.
A Fabrizio Biggio il ruolo di Antonello Zumba, il venditore ambulante di Acitrullo, un ruolo assolutamente trascurabile.
Nino Frassica ha un cammeo nella parte di un meccanico che fa da paciere tra i due fratelli Peluria.
Breve apparizione ma di grande impatto per l’impareggiabile Rupert Sciamenna (su questo però non faccio spoiler, in modo da non togliervi la deliziosa sorpresa).
La corpulenta e fastidiosa Contessa Ugalda Martirio in Cazzati ha le fattezze di Lorenza Guerrieri.
Ninni Bruschetta interpreta il dipendente di un’agenza turistica che organizza viaggi nelle località dove avvengono truculenti omicidi.
Antonia Truppo è la moglie campana di un tizio vittima dell’aggressività dei membri della propria famiglia – famiglia che decide di fare un viaggio proprio ad Acitrullo per osservare da vicino le indagini dell’omicidio della Contessa.
Anche in questo film Pippo Lorusso intepreta il simpatico Salvo Errori.

Film da guardare?
Sì, se apprezzate la comicità surreale ai limiti dell’idiozia di Capatonda.
No, se la vostra snobberia vi impedisce di farvi una risata che non necessiti di una giustificazione.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.