Irrational Man

Irrational Man
di Woody Allen (USA, 2015)
con Joaquin Phoenix, Emma Stone, Parker Posey,
Jamie Blackley, Betsey Aidem, Ethan Phillips,
Meredith Hagner, Ben Rosenfield, David Aaron Baker

Un professore di filosofia depresso ed esistenzialista – di nome Abe Lucas – si trasferisce per l’estate nel Rhode Island per insegnare nel Brailyn college. Qui stringe una relazione con Rita Richards – una sua collega (sposata) – e Jill Pollard, una delle sue giovani studentesse. A dire il vero, è più Jill ad affezionarsi a lui, che viceversa; la ragazza infatti lo trova molto interessante perché ai suoi occhi appare come un uomo intelligente, maturo e misterioso, seppur (o proprio perché) sofferente.
Il professor Lucas è un tipo estremamente triste e solitario, vede sempre tutto nero, più volte è stato sul punto di suicidarsi, non fa che bere continuamente e tutto questo perché non riesce a trovare un senso alla sua vita. Un giorno però le cose cambiano. Mentre si trova in un diner con Jill, ascolta per caso una conversazione al tavolo vicino. Un gruppo di persone discute riguardo un’ingiusta sentenza che un giudice corrotto sta per comminare in un caso di tutela di minori. Ed è proprio qui, in questo punto, che Abe decide di smetterla con l’ignavia e fare finalmente qualcosa. La conversazione origliata fa scattare in lui una molla verso l’azione, lo spinge a intervenire per invertire il corso degli eventi. Abe decide così di iniziare a vivere: la sua nuova ragione di vita diventa l’assassinio del giudice che sta per emettere l’ingiusta sentenza.
Trascorre qualche settimana a studiare bene il caso e a preparare il delitto perfetto, poi passa all’azione vera e propria. L’omicidio non gli riesce poi così difficile e le conseguenze del suo atto sembrano avere ripercussioni positive sulla sua vita. Abe appare rinato.
In un primo momento nessuno sospetta di lui, né la polizia, né chi gli sta intorno. Ma questo stato di grazia non potrà durare a lungo.

Continuo a credere che sbaglia chi ritiene che i film diretti da Woody Allen negli ultimi 15 anni abbiano perso in qualità e intensità. Basta ascoltare con attenzione i dialoghi del prof. Lucas per capire quanto siano profonde le analisi di quest’uomo sul senso della vita.

Joaquin Phoenix è da 10 e lode, come sempre. Ormai i complimenti per questo attore si sprecano. Il ruolo del professore schiacciato sotto il peso della vita è perfetto per lui.
Il ruolo della bella e dolce studentessa Allen l’ha affidato alla fantastica Emma Stone. Quest’attrice sta pian piano diventando una delle mie preferite. Mai fuori luogo, mai un’espressione sbagliata o un’emozione eccessiva. Qui è perfetta nella parte della giovane che perde la testa per il suo mentore ma che – allo stesso tempo – non lascia che i suoi sentimenti prendano il sopravvento sulla ragione.
Molto interessante il personaggio di Rita Richards, la collega di Abe – interpretata da Parker Posey: una donna affascinante che è stufa della sua vita da insegnante, che sa che il rapporto con suo marito è logoro e che vorebbe quindi cambiar vita, mollando tutto per trasferirsi all’estero con Abe, da cui è fortemente attratta (non solo sessualmente).

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.