Animali notturni
(Nocturnal Animals)
di Tom Ford (USA, 2016)
con Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Michael Shannon,
Isla Fisher, Armie Hammer, Aaron Taylor-Johnson, Ellie Bamber,
Laura Linney, Michael Sheen, Kristin Bauer van Straten,
Karl Glusman, Robert Aramayo, Andrea Riseborough, Jena Malone
Anch’io vi confermo quello che già tutti vi avranno detto: questo film è stilisticamente molto valido. Forse meno del precedente diretto da Tom Ford, ma comunque decisamente convincente dal punto di vista delle location, delle luci, dei vestiti, del trucco e delle inquadrature. Su questo non c’è da questionare, per cui andiamo oltre.
Escludiamo anche il finale, perché non è affatto all’altezza del resto dell’opera, io l’ho trovato davvero deboluccio, insulso, poco verosimile. Non vorrei spoilerare ma sappiate che, dopo le montagne russe, dopo un saliscendi vorticoso di emozioni fortissime, non c’è alcun botto.
Dunque via l’epilogo. Cosa resta? Un ottimo film. Un bel racconto-nel-racconto. Se volessimo usare un hashtag scriveremmo #metatesto.
Susan è una bella donna di 40 anni circa. Capelli rossi, fascinosa, piena di charme. Fa la gallerista ed è sposata in seconde nozze con un bell’uomo d’affari – tale Hutton Morrow – un aitante moro, piacione, ma perennemente preso dal business. Tra i due c’è molto gelo. Lei vorrebbe riavvicinarsi sentimentalmente a suo marito, ma lui è parecchio distante, non fa alcuno sforzo per ricurire il loro rapporto adducendo sempre come scusa i tanti impegni e la concentrazione che gli richiede il lavoro.
La sera del vernissage di una nuova mostra d’arte contemporanea curata da Susan, Hutton non si presenta. La scusa è sempre la stessa: troppo impegnato.
La sera dopo lui vola fuori città per un importante incontro di lavoro, mentre lei, rimasta sola a casa, decide di mettersi a letto e iniziare a leggere la bozza del primo romanzo di Edward Sheffield, il suo primo marito. Lo scritto, che è dedicato proprio a lei e che dev’essere ancora pubblicato, narra di una vicenda straziante, violentissima, la vita lacerata di un uomo che perde moglie e figlia per mano di un trio di balordi. Sebbene non sia autobiografico, il libro di Sheffield contiene una miriade di chiarissimi dettagli ispirati alla sua vita con Susan.
La lettura letteralmente traumatica di questo libro – associata alla scoperta che suo marito la tradisce – provocherà in Susan una specie di epifania, che la porterà a rivalutare tutto il suo passato e a capire di aver fatto davvero tanto male al suo ex.
Applausoni ad Amy Adams (bella come non mai e bravissima come sempre) ma ancor più applausoni a Gyllenhaal che migliora ad ogni film.
Michael Shannon è straordinario nel ruolo dello sheriffo Bobby Andes, il giustiziere dal cuore tenero: un uomo malato – allo stadio pressoché terminale – che ha deciso di dedicare tutto il tempo che gli resta da vivere ad una missione vendicativa, ma che ritiene giusta e imprescinbile.
Ottima prova anche per Aaron Taylor-Johnson nei panni dell’assassino sbruffone. In alcune scene può regalare dei veri e propri brividi di paura allo spettatore.
Armie Hammer interpreta quel bellimbusto del secondo marito della protagonista. Un bel tronco d’uomo tutto pettinatissimo e inamidato che se ne va in giro per il mondo – causa affari – ma con una scopa nel sedere.
A Laura Linney il ruolo della stronzissima madre di Susan.
Isla Fisher intepreta la moglie del protagonista del romanzo. Ellie Bamber invece interpreta la figlia.
Il bravissimo Michael Sheen ha giusto un paio di scene nei panni di un amico gay di Susan.
Domanda: vi consiglio di vederlo? Sì, se vi è piaciuto “A Single Man”, probabilmente vi piacerà anche questo “Nocturnal Animals”.
La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.