Radiofreccia

Radiofreccia
di Luciano Ligabue (Italia, 1998)
con Stefano Accorsi, Luciano Federico, Enrico Salimbeni,
Paolo Maria Scalondro, Serena Grandi, Francesco Guccini,
Cristina Moglia, Roberto Zibetti, Antonella Tambakiotis,
Patrizia Piccinini, Paolo Cremonini, Fulvio Farnetti,
Ottorino Ferrari, Manuel Maggioli, Alessio Modica, Cosima Coccheri

Ho visto questo film qualche mese fa. Ormai l’ho dimenticato o quasi. Ricordo davvero poco – e pensare che non era nemmeno la prima visione, credo di averlo già visto una ventina di anni fa. Dunque la mia memoria fa acqua da tutte le parti, ma lasciamo stare.
Cosa posso dire in merito? Forse è una delle pellicole in cui Stefano Accorsi recita meglio. Il ruolo di Freccia era effettivamente nelle sue corde; buona scelta di casting insomma.

Radiofreccia racconta la storia della nascita di una piccola radio libera emiliana e dei ragazzi che la misero in piedi. L’apertura e la gestione di una frequenza radiofonica fu per questi giovani un’esperienza del tutto particolare – inedita – e altamente formativa. Dietro la radio c’è tutto un simbolismo fatto di aggregazione, maturazione, sviluppo dell’identità, confronto con la vita adulta, prese di responsabilità, ecc. Diciamo pure che il regista ha saputo raccontare dignitosamente quel periodo tratteggiando gioie e problemi di una generazione.
Radiofreccia è stato il primo film diretto da Luciano Ligabue. Non per essere cattivo, ma da quando è uscito al cinema ho iniziato a chiedermi quale e quanto sia stato l’apporto dell’aiuto regista nello sviluppo della pellicola – o meglio di Antonello Grimaldi. Non ho mai saputo darmi una risposta.
Che altro aggiungere? Per molti ragazzi della mia generazione – ossia per chi ha avuto 20 anni o circa nel momento in cui il film è arrivato nei cinema – questo film è stato molto importante, una specie di pietra miliare. Non tanto per il sottoscritto, ma non importa. Radiofreccia, bene o male, all’epoca lo vedemmo tutti.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.