Asini
di Antonello Grimaldi (Italia, )
con Claudio Bisio, Giovanna Mezzogiorno, Fabio De Luigi,
Maria Amelia Monti, Vito, Arnoldo Foà, Bob Messini, Renato Carpentieri,
Ivano Marescotti, Isa Barzizza, Libero De Rienzo, Antonio Catania
Elio, Valerio Mastandrea, Rocco Tanica, Enrico Salimbeni,
Sergio Carnovali, Silvana De Santis, Maria Serrao
Italo è un quasi-quarantenne che vive ancora con sua madre. Per portare a casa qualche soldo (vivacchiare) allena una squadra di rubgy. Il suo ruolo più precisamente è quello di giocatore/allenatore. Quando il presidente decide di metterlo definitivamente fuori squadra, per motivi anagrafici, si trova del tutto spaesato. Non aveva mai considerato l’ipotesi di fare altro nella vita. Costretto dalla situazione, comunque, decide di accettare una bizzarra offerta che gli arriva da un istituto religioso, una specie di scuola di campagna per ragazzi. Parte dunque per quest’esperienza, convinto di andare ad insegnare educazione fisica, ma quando arriva nell’istituto si rende conto che la scuola, più che altro, è un convento francescano con funzioni di casa-famiglia per ragazzi molto giovani e con problemi di vario genere (soprattutto psichici) – oltre che ricovero per asini abbandonati. La permanenza in campagna e la vicinanza con i ragazzi (e gli asini) lo trasformeranno del tutto; si può quasi dire che impara più lui il senso della vita dagli studenti, che gli studenti le sue lezioni di educazione fisica. L’esperienza sarà comunque per lui fondamentale, in quanto gli permetterà di sopprimere in gran parte il Peter Pan che lo governa, cioè di crescere definitivamente.
Italo è Claudio Bisio, qui al massimo della forma; straordinari i suoi duetti con Marescotti e De Luigi.
Questa per Fabio De Luigi – nei panni di Attilio il picchiatello – potrrebbe essere l’interpretazione più delirante e più riuscita di tutta la sua carriera cinematografica. A me fa morire dalle risate – anche per l’accento ma non solo.
Anna – la giovane collaboratrice dell’istituto che si finge suora – ha il volto di Giovanna Mezzogiorno.
La sempre dolce e buffa Maria Amelia Monti interpreta la fidanzata di Italo.
Ivano Marescotti interpreta Bastiano, un barista fuori di testa dal forte accento romagnolo.
Un severo Arnoldo Foà interpreta il cardinale che vorrebbe far fuori il collegio.
A Libero De Rienzo – che qui ha una pettinatura davvero imbarazzante – il ruolo de suo autista.
Renato Carpentieri intepreta Padre Anselmo, il saggio rettore dell’istituto che è convinto di vedere in Italo una specie di messia in grado di salvare le sorti dell’istituto (a rischio di essere abbattuto per far spazio a un ambizioso progetto edilizio).
Vito e Bob Messin sono rispettivamente Padre Tommaso e Padre Sauro.
Isa Barzizza appare in qualche scena nei panni della madre di Italo.
Nel film ci sono piccoli cammeo anche di Elio, Rocco Tanica, Antonio Catania, Valerio Mastandrea ed Enrico Salimbeni.
Nota 1: il soggetto e la sceneggiatura sono stati scritti dallo stesso Bisio, da Giorgio Terruzzi e da Roberto Traverso.
Nota 2: il regista è lo stesso di “Caos Calmo”.
La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.