Così come sei

Così come sei
di Alberto Lattuada (Italia, 1978)
con Marcello Mastroianni, Nastassja Kinski,
Barbara De Rossi, Mónica Randall, Ania Pieroni, Francisco Rabal,
Giuliana Calandra, Massimo Bonetti, José María Caffarel,
Maria Pia Attanasio, Raimondo Penne, Mario Cecchi

Durante una trasferta a Firenze, Giulio Marengo – un architetto di Roma che si occupa di giardini – incontra una ragazza molto più giovane di lui e se ne innamora immediatamente. Lei si chiama Francesca, è una studentessa molto bella ed emancipata che vive con la sua amica (e coetanea) Cecilia e che sembra avere una vita sessuale molto libera e spensierata. È lei infatti a sedurre Giulio durante un breve viaggio in macchina. Tra i due c’è una notevole differenza d’età ma questo dettaglio non sembra ostacolare affatto l’attrazione che provano l’una per l’altro.
Il giorno dopo essersi conosciuti, Giulio e Francesca trascorrono una notte insieme. L’amore e l’interesse di Giulio verso la ragazza sembrano svanire il mattino dopo, ma una scoperta inattesa mette l’uomo in uno stato di confusione totale. Mentre prende un caffè seduto al tavolo di un bar, Giulio scopre dalle parole di un amico che Francesca potrebbe essere sua figlia. Un’amica comune infatti sostiene da anni che la relazione che Giulio ebbe una ventina di anni prima con la madre di Francesca abbia portato proprio alla nascita della ragazza. Questo tarlo inzierà a distruggerlo pian piano dall’interno. Oltre ad essere incuriosito dalla verifica di questa diceria, sente di essere molto attratto dalla ragazza e il suo moralismo tradizionalista gli impedisce di invischiarsi in una relazione potenzialmente incestuosa. Per di più a casa le cose non vanno per il versio giusto: la relazione con sua moglie ormai non è delle più idilliache e la sua giovane figlia da poco ha confessato di essere nel bel mezzo di una gravidanza.
Giulio e Francesca decidono comunque di amarsi, senza prendere in considerazione sul serio di essere consanguinei. Trascorono alcuni giorni felici durante una breve vacanza a Madrid. Al ritorno però lei decide di lasciarlo, temendo che l’idillio appena vissuto possa trasformarsi in una relazione con alti e bassi o peggio noiosa, ripetitiva, triste, poco passionale e non sincera.

Marcello Mastroianni è il grande attore che conosciamo tutti. I suoi silenzi sono i veri protagonisti del film. I dubbi e i drammi interni di un uomo di mezza età – scatenati da paure, desideri, stress, slanci, vitalismo, passione, orrore, repulsione – emergono con meravigliosa naturalezza e vivida espressione attraveso la faccia dell’attore.
Nastassja Kinski è davvero molto giovane e affascinante. Bellissima: ha uno sguardo magnetico e un corpo invidiabilissimo. Per una buona parte del secondo tempo recita a torso nudo. Guardandola mi sono reso conto che fino a qualche decennio fa in Italia le attrici venivano scelte non solo per il bell’aspeto ma anche per le doti recitative. Sono sicuro che qualcuno – soprattutto nei primi anni di carriera – potrà aver pensato che la Kinski abbia avuto vita facile, essendo figlia d’arte. Ma non sono dello stesso avviso. Il nipotismo potrà pur aver avuto un ruolo, ma mi sembra che Nastassja abbia dimostrato in più occasioni – e in questo caso in particolare – di possedere alti doti recitative.
Barbara De Rossi interpreta la figlia di Giulio: una ragazza di nemmeno 20 anni ma molto matura, con una vita sessuale libera (pressoché simile a quella di Francesca) e in un certo qual modo in conflitto con suo padre.
Giuliana Calandra ha il ruolo dell’ex-amica di Giulio convinta che lui sia il padre naturale di Francesca.
Ania Pieroni è la giovane e libertina coinquilina di Francesca.
Un’intensa Mónica Randall dà il volto alla moglie di Giulio: una donna innamorata e piena di dignità che però si mostra stufa dell’indecisione di suo marito riguardo le sue scelte sentimentali.
Francisco Rabal è l’amico storico che Giulio incontra nel bar di Firenze e che gli infonde il dubbio che Francesca sia sua figlia.
Massimo Bonetti ha un paio di brevissime scene nei panni di un ragazzo che si aggira a cavallo nella tenuta del padre adottivo di Francesca (interpretato da José María Caffarel).

Non conoscevo questo film. Qualche giorno fa ho scoperto che “Dance On”, un brano funky molto bello – già usato come sigla per la versione italiana del cartone animato “Supercar Gattiger” – è stato scritto da Ennio Morricone ed è contenuto proprio in questa pellicola. Dunque ho deciso di guardarla.
La colonna sonora completa potete ascolarla in questo video.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.