La prima notte di quiete

La prima notte di quiete
di Valerio Zurlini (Italia, Francia, 1972)
con Alain Delon, Sonia Petrova, Giancarlo Giannini,
Lea Massari, Adalberto Maria Merli, Renato Salvatori,
Salvo Randone, Alida Valli, Nicoletta Rizzi, Patrizia Adiutori

Storia d’amore travagliata tra un professore e una studentessa.
Lui, Daniele Dominici (Delon): bello e misterioso, solitario e di poche parole; ha un passato fosco, non decifrabile, ma che genera una certa sofferenza nell’animo. Arriva improvvisamente a Rimini per fare il supplente in un liceo, ma nessuno lo conosce.
Lei, Vanina Abati (Sonia Petrova) è appena diciannovenne: giovane, bella, un po’ efebica, sempre assorta nei suoi pensieri, ama la lettura e starsene in disparte, dolce e fragile ma dalla personalità decisa e già ben definita; nel suo cuore si intravede un grosso malessere di origine indecifrabile.

Validissimi tutti i personaggi di contorno:
Giorgio Mosca (Giancarlo Giannini): un medico di appena 26 anni gran viveur, ha l’auto sportiva e tante donne intorno a sé, Gli amici lo amano perché passa loro le droghe necessarie a mantenere alto l’umore durante i frequenti festini.
Marcello (Renato Salvatori): un tizio tracagnotto e poco raccomandabile. Fa il ricettatore ma passa gran parte del suo tempo tra bische e festini. Tutto sommato si dimostrerà affabile nei confronti del protagonista.
Gerardo (Adalberto Maria Merli): il fidanzato di Vanina. Ricco e strafottente. Fa la bella vita e frequenta i bassi fondi. Ha decine di donne – più o meno giovani – ai suoi piedi, ma farebbe follie pur di tenere accanto a sé la sua dolce e “proibita” fidanzata.
Marcella (Alida Valli): la mamma di Vanina. Una vecchia battona prevaricatrice che cerca in tutti i modi di impedire l’amore tra il professore e la ragazza, al fine di portare in porto il matrimonio con il facoltoso Gerardo.
Monica (Lea Massari): la compagna di Dominici. Una donna molto passionale, morbosamente attaccata al suo Daniele. Nonostante sia profondamente gelosa del suo uomo, ha stabilito con lui una sorta di rapporto libero, senza vincoli. Altra anima in pena che si dispera perché teme di rimanere sola per il resto della vita.
Elvira (Nicoletta Rizzi): la MILF del gruppo. Donna d’esperienza – né giovane, né anziana – ma dall’aspetto (e dall’approccio) vamp. Si fa notare per la sua chioma “biondo Wharol” e per il suo linguaggio diretto, senza giri di parole.
Il severissimo preside del liceo è interpretato da Salvo Randone.

Altro protagonista sullo sfondo: la città di Rimini in inverno. Triste e malinconica; landa desolata e desolante, squallido teatro di una piccola borghesia viziata, ma soprattutto ipocrita e priva di qualsiasi sentimento.

Riassumendo: drammone intenso ma originale. Attori straordinari, ambientazione azzeccata. I vaghi e goffi tentativi di filosofeggiare forse stonano un po’ con la vicenda, ma c’è del lirismo che aleggia positivamente su tutta l’opera. Da vedere, se siete amanti del vecchio cinema d’essai.

Nota: le musiche originali della pellicola sono dirette dal Maestro Roberto Pregadio.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.