Legend
di Brian Helgeland (UK, 2015)
con Tom Hardy, Emily Browning, Christopher Eccleston,
David Thewlis, Taron Egerton, Chazz Palminteri, Colin Morgan,
Tara Fitzgerald, Duffy, Paul Anderson
Pellicola di gangster ispirata a una storia vera nonché adattamento del libro “The Profession of Violence: The Rise and Fall of the Kray Twins”, scritto nel 1972 da John Pearson.
Anni ’60. Due gemelli omozigoti che di cognome fanno Kray governano indisturbati il West End di Londra. Da sempre attaccati alla mamma, alla famiglia e al quartiere, pian piano conquistano il potere su tutti gli affari sporchi che si fanno in città, arrivando a stringere lucrosi patti persino con la mafia italo-americana e a conquistarsi persino le simpatie di alcuni parlamentari inglesi – i più lussuriosi, a dire il vero.
Ronnie è il fratello picchiatello, un tizio robusto, forte, folle, un wanna-be-dandy che difficilmente riesce a controllare i propri istinti, un omosessuale con gravi problemi alla personalità, fortemente legato a suo fratello gemello. Potremmo quasi dire che l’uno non può esistere senza l’altro.
Reggie invece, dei due, è quello più assennato, più normale forse – anche se il termine non è proprio correttissimo in questa storia. Si tratta comunque, anche in questo caso, di una personalità molto forte, possessiva, violenta, con una propensione alla criminalità quasi innata.
Per i Kray tutto filerà liscio, nonostante abbiano costantemente alle calcagna Leonard Read – detto Nipper – un poliziotto desideroso di sbatterli in cella. Le cose si metteranno davvero male solo quando Andy deciderà di sposarsi con Frances Shea, una dolce ragazza del quartiere, nonché sorella di uno dei suoi tirapiedi. La vita coniugale ovviamente non fa per lui. La giovane Frances farà di tutto per tirar fuori suo marito dagli ambienti malavitosi, ma i suoi tentativi risulteranno praticamente nulli. La situazione si aggraverà del tutto quando Andy – ormai completamente schiavo di vizi e sollazzi – smetterà di prendere gli psicofarmaci che gli sono stati prescritti e perderà quindi del tutto il controllo sulla sua vita e sugli affari di famiglia. Sarà lui la vera scheggia impazzita che manderà a monte tutto l’impero creato negli anni.
Tom Hardy straordinario nella doppia interpretazione dei due gemelli gangster. Fenomenale il cambio di tonalità della voce da un personaggio all’altro e il bipolarismo prossemicao dovuto ai due tipi differenti di personalità. Ovviamente il merito va anche a chi l’ha truccato è vestito adeguatamente. Più passa il tempo, più mi rendo conto che questo tizio è davvero uno dei migliori attori in circolazione in questo momento. E non mi riferisco solo alla piazza inglese.
Dolcissima la Browning nei panni della mogliettina dolce e fragile. Ma oltre il bell’aspetto, va rimarcata anche una validissima interpretazione. La sua è una donna minuta, ma dalla personalità forte e determinata che, quando si accorge di non poter cambiare il partner attraverso l’amore grande che per lui nutre, decide di avviarsi verso l’unica e ferale strada possibile.
Buona performance anche per il baffuto David Thewlis nei panni del faccendiere di famiglia.
Christopher Eccleston interpreta invece Nipper, il poliziotto ossessionato dall’arresto dei due fratelli Kray.
Menzione d’onore per la straordinaria colonna sonora che raccoglie diversi successi Rhythm & Blues di quell’epoca. Molto valide anche le scene girate all’interno di club e locali costruiti con l’arredamento di quegli anni.
Film consigliatissimo. Possiamo finalmente affermare che non è necessario essere un regista italo-americano per girare un ottimo film sui gangster.
Nota: la sceneggiatura è stata scritta dagli stessi autori del magnifico “L.A. Confidential” e “Mystic River”.
La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.