The Gambler

The Gambler
di Rupert Wyatt (USA, 2015)
con Mark Wahlberg, Brie Larson, Jessica Lange,
Anthony Kelley, Michael Kenneth Williams, Sonya Walger,
John Goodman, Emory Cohen, George Kennedy, Alvin Ing,
Domenick Lombardozzi, Omar Leyva, Steve Park, Leland Orser

Un professore di lettere malato di gioco d’azzardo si indebita con sua madre e con tre diversi organizzazioni criminali pur di continuare a giocare a Black Jack nelle bische clandestine. Amante del rischio sopra ogni cosa, è un puro nichilista che desidera solo vedere sino a che punto riesce a spingersi. Nella sua discesa agli inferi conivolgerà tre suoi giovani studenti. Uno di questi – Amy (interpretata da Brie Larson) – perderà anche la testa per lui.

Questo “The Gambler” è un film sul gioco d’azzardo, sui problemi derivanti dalle situazioni complicate in cui finiscono le persone malate di questo disturbo, ma solo fino a un certo punto. Mi spiego: di film con una tematica simile ce ne sono molti, ma qui il protagonista – tale Jim Bennet – sembra quasi un anaffettivo: non ride quando vince e non piange quando perde. Non si dispera, non supplica, non dà di matto, nemmeno quando è ad un passo dal baratro. Si umilia, chiede prestiti rischiosissimi, si indebita con la feccia della società, sa che rischia grosso, che la sua intera vita è in gioco, ma non si scopone. Rischia di buttare nella merda anche la vita di alcuni giovani che ruotano intorno alla sua orbita, ma gliene frega solo fino ad un certo punto. Il nichilismo regna sovrano insomma. L’unico spiraglio di umanità lo si intravede quando sceglie di dare una mano ad uno studente da tutti ritenuto una giovane promessa del basket, un tizio di colore sulla ventina che però, avendo problemi ad un ginocchio, non potrà guadagnare un solo centesimo dalle sue doti atletico-sportive. Insieme al professorino di ghiaccio escogiterà un bluff che potrebbe fruttargli qualcosa.

Domanda: un professore di lettere americano, amante dell’azzardo, può mai avere la faccia di Marky Mark? No, non rispondete. La risposta la so. Era solo una domanda retorica.
Roberta, l’arcigna e inflessibile madre del prof, ha il volto di Jessica Lange.
I tre boss della mala con cui si indebita – in una specie di matrioska suicida – sono interpretati da Alvin Ing, John Goodman e Michael Kenneth Williams.
Come già detto, la giovane pupilla che si innamorerà del suo mentore ha le sembianze di Brie Larson, già vista in “Scott Pilgrim vs. the World” e “Don Jon”. Quest’anno ha vinto un fracco di premi per la sua intensa interpretazione nel drammone “Room”.
La giovane promessa della pallacanestro ha le sembianze di Anthony Kelley.

Uscito negli USA nel 2015, pare che In Italia questo film non sia mai arrivato nelle sale cinematografiche. Chissà perché. Io comunque l’ho visto in originale, sottotitolato.
Nota: il regista è inglese ed è lo stesso che ha diretto “L’alba del pianeta delle scimmie”.

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia e quella di Cinematografo.it.