Batman v Superman - Dawn of Justice

Batman v Superman: Dawn of Justice
di Zack Snyder (USA, 2016)
con Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams,
Jesse Eisenberg, Laurence Fishburne, Gal Gadot,
Diane Lane, Kevin Costner, Holly Hunter, Scoot McNairy,
Callan Mulvey, Tao Okamoto

Vediamo, da dove iniziare?
In questa pellicola ci sono parecchie cose che non vanno, a partire dalla figura di Batman. L’uomo pipistrello è sempre stato un tizio molto serio, forse pure troppo serioso, e soprattutto riflessivo, tutto tranne che istintivo insomma. Eppure qui lo vediamo perdere la brocca nei confronti di Superman. Vuole farlo fuori a tutti i costi perché lo ritiene una potenziale minaccia per l’intera umanità – pur non avendo la piena certezza che questo sia vero. D’accordo, Batman è incazzato nero per la semi distruzione della città in cui vive (Gotham City, qui peraltro piazzata nell’isola di fronte a Metropolis) e dell’abbattimento completo della sede principale della sua Wayne Enterprise, ma sinceramente questo non è il supereroe a cui eravamo abituati.

Una cosa davvero poco chiara, poi, sono le colpe di Superman. Perché tutti lo odiano? Salva una giornalista che sta per essere trucidata da un gruppo di terroristi africani, eppure l’opinione pubblica sospetta di lui. Lo accusa di essersi presentato nel momento in cui altri tizi – sbucati da chissà dove – hanno compiuto una carneficina. Ma perché?
Insomma, per farla breve: la sceneggiatura non fila alla perfezione. Tutt’altro: gli ingranaggi della logica si inceppano in più di una occasione.

Ma la cosa più WHAT THE FUNK dell’intero film è il climax, il momento più importante di tutta la trama, che viene interrotto da un evento ridicolissimo, una specie di coito interrotto davvero imbarazzane. [SPOILER] Stiamo parlando del momento in cui Batman ha la concreta possibilità di accoppare definitivamente Superman. Qui l’Uomo pipistrello ha in mano il pallino del gioco, cioè può chiudere la partita con un colpo semplice, ma si ferma proprio un attimo prima del delitto solo perché scopre che il nome della mamma della sua incipiente vittima è identico a quello di sua madre. Da non crederci! Di fronte a questa scena davvero i facepalm si sprecano.

Un altra cosa che non va è la figura di Alfred. Il maggiordomo di Batman di solito era una persona anziana, tranquilla, ossequiosa e servizievole – com’è giusto per un domestico, peraltro. In questo film, invece, è un bel uomo sulla sessantina, ancora molto piacente, tutto pieno di sé, che non fa altro che rivolgere sapide battutine sarcastiche al suo datore di lavoro.

Ciò detto, bisogna comunque ammetere che dal mero punto di vista delle immagini, questo “Dawn of Justice” è un signor film. E anche dal punto di vista degli effetti speciali, ovviamente. Ma io forse non sono mai stato una persona che va al cinema per godersi solo un po’ di SFX. Comunque sia, Zack Snyeder è bravo. Questo è fuori discussione. Gli va dato atto che le immagini che gira sono belle immagini da guardare; se qualcuno vuole riempirsi gli occhi con un po’ di “superhero action”, qui ci riesce benissimo. Detto in altri termini: gli amanti dei fumetti difficilmente resteranno insoddisfatti da una pellicola come questa. Chi va al cinema invece per gustarsi magari una bella storia originale, probabilmente resterà alquanto deluso.

Ecco, probabilmente tutto questo Kevin Smith lo ha detto meglio di me: http://www.comingsoon.it/cinema/news/kevin-smith-massacra-batman-v-superman-dawn-of-justice/n55383/

Non so nemmeno cosa dire questa volta degli attori.
Posso confermare che Henry Cavill ha un volto perfetto per interpretare Superman – e questo lo dico anche senza aver visto il precedente “Man of Steel”.
Su Ben Affleck nei panni di Batman ancora non ho preso una opinione ben definita. Non so se mi convince. Di certo ha convinto i produttori, che infatti qualche giorno fa gli hanno confermato la parte anche per un’altro film su Batman. Anzi non solo il ruolo da attore gli hanno affidato, ma anche la responsabilità del regista. Il prossimo Batman insomma se lo scrive, se lo dirige e se lo interpreta.
Non so quanto Laurence Fishburne possa essere credibile come direttore di giornale. Quelli della mia generazione forse sono ancora troppo legati alla sua interpretazione di Morpheus in “Matrix”. E comunque in questa pellicola ha circa 3 scene – pure brevissime. Potremmo dire infatti che è quasi irrilevante, come personaggio.
Amy Adams è Lois Lane, la giovane e bella giornalista che ha una liaison con Superman. A lei darei la sufficienza. Ruolo interpretato senza infamia e senza lode. Purtroppo le hanno dato delle scene non molto credibili, ma ovviamente per questo non possiamo incolpare lei.
Gal Gadot mi ha ricordato più Xena, la principessa guerriera, che una Wonder Woman. I suoi tratti probabilmente sono troppo duri, troppo marcati, il corpo troppo massiccimo, magari andavano meglio per una donna bionica. Spiace dirlo, ma non regge assolutamente il confronto con la splendida Lynda Carter degli anni ’70.
Jesse Eisenberg forse è troppo giovane per la parte di Lex Luthor – anche se si tratta del Lex lutor figlio. Guardi lui e ancora pensi al Mark Zuckerberg del film “The Social Network“, anche perché pure in qyesta pellicola alla fin fine si mette a fare lo sbruffoncello.
Di Jeremy Irons abbiamo già detto sopra, dunque non calco la mano.
Buona prova invece per Holly Hunter nei panni di una senatrice molto saggia e scaltra, che non si fa infinocchiare dal giovane magnate rampante con la fregola di conquistare il mondo.

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.