Profumo – Storia di un assassino

Profumo – Storia di un assassino
(Perfume: The Story of a Murderer)
di Tom Tykwer (Francia, Spagna, Germania, USA, 2006)
con Ben Whishaw, Dustin Hoffman, Alan Rickman,
Jessica Schwarz, Rachel Hurd-Wood, Karoline Herfurth,
Corinna Harfouch, Sara Forestier, Ramón Pujol, David Calder

Un bambino nasce sotto i banchi di un mercato, tra i forti odori tipici di un posto del genere, sua madre lo abbandona e fugge impaurita. La folla si accorge dell’insano gesto e la fa arrestare. La donna viene processata e condannata alla pena capitale. Il piccolo – che prende il nome di Jean-Baptiste – viene mandato in un orfanotrofio, dove cresce praticamente solo. Da ragazzo poi viene letteralmente venduto ad un conciatore di pelli.
In questi anni Jean-Baptiste si accorge di aver un olfatto particolarmente sviluppato. Questa bizzarra caratteristica lo porterà a cercare di soddisfare la sua bramosa curiosità per gli odori e i profumi. Per svincolarsi dal conciatore di pelle che lo ha acquistato, convincerà Giuseppe Baldini, uno dei più importanti profumieri della città, a farsi assumere come garzone-factotum. Il suo vero scopo però è imparare da Baldini il mestiere del profumiere o meglio l’arte di catturare il profumo dagli oggetti – animati o inanimati che siano. Ciò a cui è realmente interessato – e che lo porterà alla follia pura – è scoprire come si può catturare e conservare l’odore degli esseri umani, in particolare delle donne, per cui nutre una forma di attrazione fuori dal comune. Accecato dal desiderio di portare a termine le sue ricerche chimiche, inizierà a sedurre decine di ragazze con lo scopo di mettere in boccetta l’essenza della loro pelle. Il problema è che questa pratica comporta la morte delle stesse ragazza. Il suo primo omicidio avviene per caso, per soffocamento, senza reale intenzione. Ma la morte non spaventerà Jean-Baptiste, anzi sarà il suo strumento privilegiato.

Film parecchio godibile, intessante. Peccato per il finale.
SPOILER.
La storia prende una strada davvero troppo supernatural, il tutto si trasforma in un fantasy WTF. Mentre si trova sul patibilo, il nostro – proprio nel momento in cui sta per essere giustiziato – finisce per prendere il potere su tutto il villaggio in cui si trova attraverso l’uso della fragranza che ha messo a punto grazie ad anni di ricerche ed assassinii correlati. Bah.

Notevole performance per Ben Whishaw nei panni del protagonista. Lo ricordate come agente “Q” negli episodi “Skyfall” e “Spectre” della saga di James Bond? Oh, non ce lo facevo. E invece.
Dustin Hoffman va un tantino sopra le righe nell’interpretare il profumiere italiano Baldini. Però ad un attorone così cosa vuoi dire? Il personaggio che gli hanno affibiato è tutto sommato interessante: un tizio ormai in declino che rilancia improvvisamente la sua carriera/attività commerciale grazie all’intuito e al fiuto (letteralmente) del ragazzo che scopre. O meglio non è lui a scoprire il ragazzo, è Jean-Baptiste a proporsi a lui come collaboratore. Baldini comunque ci vede lungo e accetta la sfida: prende il ragazzo come aiutante e sfrutta le sue doti per far rifiorire le sue attività e soprattutto battere la concorrenza di un altro abile profumiere che fa grandi affari in città.
Onore ad Alan Rickman: grande intepretazione per il ruolo del facoltoso padre di Laura, una ragazza minacciata dalle misteriore attività del bel profumiere assassino. Laura che peraltro ha le sembianze di Rachel Hurd-Wood.

Non male quest’altra locandina in lingua inglese, credo sia anche migliore di quella italiana.

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo e quella di MyMovies.it.