Sherlock – L’abominevole sposa
(Sherlock: The Abominable Bride)
di Douglas Mackinnon (Gran Bretagna, 2015)
con Benedict Cumberbatch, Martin Freeman,
Mark Gatiss, Andrew Scott, Louise Brealey,
Amanda Abbington, Rupert Graves, Una Stubbs,
Natasha O’Keeffe, Gerald Kyd, Jonathan Aris
Questo episosio della nota serie tv “Sherlock” è stato distribuito al cinema lo scorso 12 e 13 gennaio. Si tratta più che altro di uno speciale: una puntata che si è meritata la proiezione in sala.
Anche se riprende gli stessi protagonisti (interpretati dagli stessi attori) della serie, è del tutto fuori dalla sua linea temporale, non per niente è ambientato in Epoca vittoriana. Dunque andrebbe considerato un po’ un omaggio filologico alle opere originali di Sir Conan Doyle, da cui è tratto. E poi sappiamo quanto i film in costume di ambientazione ottocentesca siano apprezzati in Inghilterra.
Non mi va di essere prolisso, per cui scrivo subito cosa va e cosa non va in questo lungometraggio.
Cosa va: la solita bravura del cast. Cumberbatch e Freeman primeggiano su tutti, come al solito. Ma anche gli altri se la cavano davvero egregiamente. Mark Gatiss, per di più, è buffissimo in versione obesa, anche se tutta quella gommapiuma sulle sue mani fa quasi ribrezzo. Purtroppo non tantissimo spazio è stato riservato al bravissimo Andrew Scott (che interpreta Professor Moriarty, ossia la nemesi di Sherlock Holmes).
Altri due fattori positivi sono l’investigazione vera e propria e il riferimento ad un tema molto sentito ai tempi nostri e in forte ascesa ai tempi della narrazione, di cui però non vi faccio menzione, per non rovinarvi la sorpresa, cioè per non spoilerare.
Cosa non va: i continui flashback e flash forward con l’epoca contemporanea. L’espediente narrativo sarebbe stato simpatico, se fosse stato utilizzato una sola volta, magari in chiusura del racconto, ma l’eccesso di andirivieni risulta alquanto indigesto. Anche perché forza un po’ la mano alla storia stessa, scadendo un po’ troppo nel paranormale.
La pellicola è preceduta e seguita da un piccolo speciale (sullo speciale): una breve serie di interviste dietro le quinte agli attori principali e a Steven Moffat (l’altro sceneggiatore/produttore della serie, insieme a Mark Gatiss). Trattasi davvero di appendice inutile. Questa roba già nei DVD è fastidiosa, figurarsi al cinema.
Nota personale: io l’ho visto doppiato in italiano. Peccato che la Nexo Digital non abbia prodotto qualche copia di questa pellicola in versione originale sottotitolata da distribuire in qualche sala. A me è dispiaciuto – più che altro – perché tutti gli altri episodi li ho visti in lingua originale, dunque nei primi minuti della proiezione di questo film si è verificato un leggero straniamento dovuto alla voce dei doppiatori (che comunque sono stati validissimi).
La scheda sul sito ufficiale del distributore italiano (Nexo Digital).
La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.