Un giorno in pretura
di Steno (Italia, 1953)
con Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Silvana Mangano,
Giulio Calì, Walter Chiari, Sophia Loren, Leopoldo Trieste, Tania Weber,
Virgilio Riento, Turi Pandolfini, Mario Maresca, Renato Bonifazi, Ubaldo Lay,
Gianni Partanna, Gualtiero Jacopetti, Armenia Balducci, Vincenzo Talarico
Il film racconta con molta ironia (e un briciolo di amarezza) la tipica giornata in una pretura italiana, tra casi di piccole truffe, furtarelli, addescamenti, risse, oltraggio al pudore e multe varie.
Peppino De Filippo interpreta l’integerrimo pretore Salomone Lo Russo, un uomo estremamente ligio al dovere e del tutto attinente alla rigidità che il suo ruolo richiede, ma che nell’ultimo caso che affronta dimostra di avere un cuore grande e di essere in fondo stufo di accanirsi sui più deboli, per eccessivo rispetto del codice o meglio per mancanza di flessibilità nella sua applicazione.
Alberto Sordi è Nando Meniconi – detto l’Americano: un cialtrone scansafatiche, ma bonaccione, follemente innamorato del mito americano, che viene accusato di oltraggio al pudore perché prima fa il bagno nudo in uno stagno e poi se ne va in giro i senza vestiti (che gli hanno rubato).
Walter Chiari dà il volto a Don Michele Mezzocchi, un giovane prete di campagna che, mentre si trova a Roma per una gita con la sua parrocchia, si caccia nei guai scatenando una rissa in una sala bilardo.
Sophia Loren è Anna, la borseggiatrice che la conquista la simpatia e la solidarietà di don Mezzocchi.
Giulio Calì interpreta Augusto Mencacci, un pennellone alquanto elegante che si dichiara “testimone oculare” di professione, o meglio è un tizio che passa le giornate in pretura ad assistere alle cause nella speranza di guadagnarci qualcosa.
Silvana Pampanini è la bella Gloriana, una ex attrice/soubrette famosissima in tempo di guerra, ormai ridotta alla prostituzione pur di sbarcare il lunario.
Leopoldo Trieste interpreta un fidanzato tanto geloso quanto ingenuo che entra in pretura per farsi cancellare una multa e ne esce senza fidanzata (Armenia Balducci).
Turi Pandolfini è il buffo e smilzo anziano che fa da cancelliere al pretore.
Il testo che è stato messo in testa alla pellicola recita: «Questo film è dedicato ai “soliti ignoti”, ai ladri di galline e di portafogli alle fermate del tram, ai loro difensori, ai cancellieri, ai litiganti in autobus e agli sfrattati. A tutti coloro che si sono trovati un giorno come personaggi della quotidiana vicenda della piccola giustizia. Gli autori del film ringraziano questi personaggi che molto spesso senza accorgersene, dalle colonne della piccola cronaca dei giornali, hanno collaborato con loro».
Nota 1: le scene introduttive del film sono state ambientate sulla riva del Tevere, vicino al Gazometro, in zona Ostiense.
Nota 2: il film contiene la ormai celeberrima frase «America’, facce Tarzan!», pronunciata da alcuni ragazzi all’indirizzo di Nando Meniconi.
La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.