Pixels

Pixels

di Chris Columbus (USA, 2015)
con Adam Sandler, Michelle Monaghan, Josh Gad, Ashley Benson,
Kevin James, Peter Dinklage, Brian Cox, Jane Krakowski,
Dan Aykroyd, Sean Bean

Un gruppo di nerd viene chiamato dal Presidente degli Stati Uniti in persona per combattere una invasione aliena che minaccia la Terra. Gli extra-terrestri hanno sfidato gli umani ad una serie di partite di videogame arcade degli anni ’80, per cui degli ex-ragazzini, che in quel decennio erano maghi del joystick, sembrano gli unici ad essere in grado di poter vincere la guerra contro i mostri pixellati.
Protagonista della vicenda è proprio Sam Brenner, un quarantenne quasi-sfigato (ma amico personale del POTUS) che di mestiere fa l’installatore di prodotti hi-tech per una catena di elettrodomestici. Un tempo Sam era un reuccio della sala giochi, tanto che nel 1982 arrivò secondo al campionato mondiale di videogame, sfidando in finale l’antipaticissimo Eddie Plant (in arte Fire Blaster). Da quell’episodio pare non essersi più ripreso: credeva di avere del potenziale, ma il non essere arrivato primo gli ha tarpato le ali.
Con lui nell’avventura ci saranno anche il Presidente degli Stati Uniti William Cooper – suo ex compare in sala giochi, Ludlow Lamonsoff – un altro super-nerd conosciuto proprio durante le finali di videogame, la bellissima tenente colonnello Violet Van Patten (per cui perderà la testa), un vecchio generale americano, un ufficiale inglese incazzoso e qualche altro personaggio minore – come il primo ministro inglese (una signora sulla cinquantina, non proprio attraente, che viene sbeffeggiata per la sua incomprensibile parlantina).

La commedia diverte un bel po’, ma soprattuto fa rimanere a bocca aperta di fronte alla strabiliante pioggia di pixel in multicolor e all’apparizione di decine di iconici personaggi a 8 bit, protagonisti di titoli che hanno fatto la storia del videogaming, come ad esempio, Pac-Man, Space Invaders, Donkey Kong, Arkanoid, Centipede, ecc. Il più simpatico di tutti però a me è sembrato il buffissimo Q-Bert, che peraltro arriva sulla Terra pacificamente sotto forma di premio per aver vinto una delle tre battaglie in cui gli alieni sfidano i terrestri.
Bisogna dire, tuttavia, che forse il cortometraggio da cui il film è stato tratto prometteva un po’ troppo. La battaglia finale presente nel film è carina – va detto – ma la carica che aveva quel breve filmato resta davvero imbattibile. Lo potete vedere qui sotto.

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.