Shaft
di John Singleton (USA, 2000)
con Samuel L. Jackson, Christian Bale, Richard Roundtree,
Toni Collette, Busta Rhymes, Pat Hingle, Philip Bosco,
Vanessa Williams, Dan Hedaya, Lee Tergesen, Mekhi Phifer
Ricordate Shaft, quella serie di film che rappresenta un po’ la Blaxploitation per antonomasia? Beh, questo è una specie di remake del primo episodio – quello girato nel 1971. Si tratta di un poliziesco, nemmeno dei più originali, con schemi e dinamiche abbastanza standard, magari solo un po’ virato sul tema del razzismo.
John Shaft è un detective nero ed incazzoso che viene allontanato dal suo ruolo quando, abusando delle maniere forti, finisce per oltrepassare pubblicamente il limite consentito per un agente di polizia.
Il caso che lo porta in questa brutta situazione è quello di un ragazzo nero picchiato a morte da uno yuppie rampante, ricchissimo, WASP, figlio di papà e iper-razzista.
Shaft prende particolarmente a cuore questa vicenda, non si dà pace finché non riesce a mettere dietro le sbarre Walter Wade, Jr., lo sbruffone che si è macchiato di questo orrendo delitto. L’obiettivo, comunque, si configura subito come particolarmente arduo e non solo perché Shaft viene cacciato via dalla polizia di Los Angeles. Wade ha infatti degli ottimi avvocati che riescono prima a farlo scarcerare su cauzione (seppur elevata) e poi a farlo fuggire per due anni all’estero, in Svizzera: stato in cui non vige l’estradizione verso gli USA.
Ma Shaft non mollerà; con l’aiuto del suo omonimo zio e di alcuni suoi colleghi riuscirà nel suo intento, anche se dovrà attendere molto e dovrà scovare l’unica testimone (la barista che ha involontariamente assistito al pestaggio), peraltro restia a collaborare, e convincerla a testimoniare contro l’imputato. A remargli contro avrà non solo l’assassino, la sua famiglia, gli avvocati difensori, la testimone oculare che si nasconde e la legge, ma anche alcuni colleghi corrotti e venduti alla mala e un boss sbruffone che gestisce il traffico di cocaina in un quartiere della città.
Samuel L. Jackson dove lo metti sta; il poliziotto duro e al di sopra della legge gli è particolarmente congeniale.
Christian Bale è davvero la faccia perfetta per interpretare il pezzo di merda razzista e sfrontato che prima sfonda il cranio della vittima e poi si bulla di essere (quasi) intoccabile dalla legge.
La bella Vanessa Williams è una collega di John Shaft, una delle poche che gli è rimasta fedele, che crede nella sua missione, nelle sue capacità e che gli copre le spalle nel momento del bisogno. Qui la vediamo stranamente con i capelli rasati. Chissà perché.
Lee Tergesen è un altro dei pochi colleghi di cui Shaft si fida. Tra i due c’è inizialmente un po’ di attrito – soprattutto per questioni di lessico discriminatorio – ma in fin dei conti si riveleranno due poliziotti dalla grande intesa.
Philip Bosco interpreta l’anziano e ricco padre dell’assassino: Walter Wade Senior.
Il simpatico Jeffrey Wright ha un ruolo davvero buffo. Fa Peoples Hernandez, il bullo di quartiere: un boss pieno di sé, ma sostanzialmente stupido, che si offre di dare aiuto a Wade Jr. in modo da poter entrare nella buona società e iniziare a spacciare stupefacenti anche nella Los Angeles che conta.
Il rapper Busta Rhymes è cialtronescamente simpatico; interpreta Rasaan, una specie di piccolo truffatore/spacciatore di origini jamaicane che, essendo in debito con Shaft, si offre di scarrozzarlo in giro con la sua auto. Insomma gli fa da autista con la lingua lunga. La parlantina non gli manca mai, nemmeno quando recita.
Per Toni Collette un personaggio molto particolare: una ragazza vittima di una situazione davvero sgradevole, che però si rivelerà non del tutto senza macchia.
Al ruvido Dan Hedaya hanno affibiato la parte dell’infido collega che vende la pelle di Shaft per un bel po’ di danaro.
Fa comunque piacere vedere che questo reboot – sebbene non abbia quell’allure “Funky” dell’edizione del ’71 – abbia coinvolto anche Richard Roundtree, ossia l’attore che recitava la parte da protagonista nella vecchia saga di film. Qui ha ruolo dello zio del detective Shaft: un vecchio poliziotto ormai in pensione che gestisce un’agenzia di investigazione privata.
La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.