Song'e Napule

Song’e Napule

dei Manetti Bros. (Italia, 2014)
con Alessandro Roja, Giampaolo Morelli,
Serena Rossi, Paolo Sassanelli, Ciro Petrone,
Carlo Buccirosso, Peppe Servillo, Franco Ricciardi,
Marco Mario de Notaris, Antonio Pennarella, Roberta Liguori,
Antonio Buonuomo, Pasquale Riccio, Juliet Esey Joseph

Napoli. Paco Stillo è un ragazzo di circa 30 anni, molto timido e appena diplomato al conservatorio, che grazie alla raccomandazione di un potente assessore locale e alla connivenza del questore, riesce ad entrare nella polizia. Non avendo comunque il phisique du role, né qualche competenza specifica, viene sbattuto in un ufficio periferico ad occuparsi di un magazzino. Qui ci rimane (imboscato) per circa due anni, almeno finché non si imbatte per caso in Cammarota, un commissario antimafia che, nonostante l’antipatia che prova per lui, lo sceglie per una missione davvero speciale. Paco non è di certo il migliore dei poliziotti a disposizione, ma sa suonare molto bene il pianoforte. Questo talento lo porta a diventare un validissismo strumento nelle mani di Cammarota. Il commissario intatti lo sceglie come uomo da infiltrare in una festa a cui la polizia non può prendere parte. A Paco viene chiesto di prendere parte ad un matrimonio importante – il matrimonio della figlia di un importante camorrista – dove tra gli invitati ci sarà anche un boss latitante, cui Cammarota dà la caccia da anni (Ciro Serracane detto “O’ fantasma”), al fine di individuare questo losco figuro e scattargli una foto con lo smartphone.
Per riuscire nell’impresa Paco dovrà cambiare nome in Pino Dinamite e infiltrarsi in qualità di tastierista nella band di Lollo Love, un musicista neomelodico locale che è stato chiamato a cantare per l’evento.

La pellicola ha i toni della commedia, sin dal principio, ma cerca di virare malamente verso quelli del poliziottesco all’italiana sul finale, purtroppo non riuscendoci. Tuttavia risulta molto gradevole, grazie soprattutto alla spiccata personalità degli attori coinvolti nel progetto.
Roja è decisamente perfetto nel ruolo del timidone imbranato e fifone, che però sa tirare fuori il coraggio al momento giusto.
Morelli riesce ad esprimere con grande naturalezza il piglio strafottente da cantante neomelodico. Il suo Lollo Love mi ha ricordato tanto quell’Alessio che vidi anni fa in una puntata della trasmissione “Il testimone” di Pif.
Ho sempre provato parecchia simpatia per Paolo Sassanelli (sin dai tempi della serie tv “Classe di ferro”), ma non credo che sia la persona più indicata per intepretare il commissario burbero.
Buccirosso è sempre Buccirosso. Uno spasso. Qui lo troviamo nei panni del questore Vitali: cialtrone e leccaculo, forte con i deboli e debole con i forti.
Alla bella Serena Rossi il ruolo di Marianna, la sorella più giovane di Lollo Love: una moretta dal piglio deciso a cui il protagonista non riesce a resistere.
Antonio Pennarella intepreta un autotrasportatore che lavora per la malavita e che dà al Commissario Cammarota l’imbeccata giusta per mettersi sulle tracce del boss latitante.
Ciro Petrone – già visto in “Gomorra” – lo si vede nei panni di uno dei membri della band di Lollo Love.
Anche Peppe Servillo (la storica voce degli Avion Travel) è della compagnia, ma non vi svelo quale sia il suo ruolo nella pellicola – per non rovinarvi la sorpresa.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.