Frank

Frank

di Lenny Abrahamson (Irlanda, Gran Bretagna, 2013)
con Domhnall Gleeson, Michael Fassbender,
Maggie Gyllenhaal, Scoot McNairy, Tess Harper,
Bruce McIntosh, Carla Azar, Hayley Derryberry,
Moira Brooker, Shane O’Brien, François Civil

Jon Burroughs è un ragazzo di un’età non ben definita – tra i 20 e i 30 anni – con la passione per la composizione di brani musicali; un giorno, mentre si trova a passare sulla spiaggia, assiste per caso alla crisi di nervi del tastierista dei Soronprfbs, una band che si trova in città per un concerto. Ne approfitta per chiedere di essere preso come sostituto del musicista ormai fuori uso e – strano a dirsi – viene ingaggiato su due piedi, senza nemmeno un’audizione o un test di qualche genere. La prima performance è un po’ un disastro – non per colpa di Jon – ma questo non ha importanza, perché la band decide di portarlo con sé anche in altre tappe del tour.
Dopo alcuni concerti in giro per il Regno Unito gli Soronprfbs decidono di fuggire in Irlanda e rintanarsi in una baita sperduta all’interno di un freddo bosco al fine di dedicarsi alla registrazione di un album.
Con loro portano ovviamente anche Jon, che però si ritroverà del tutto spiazzato o quantomeno disorientato nel vivere a stretto contatto con questo gruppo di personaggi molto più che stralunati – gente che praticamente non conosce. A dirla tutta, ogni membro della band ha soggiornato per un certo periodo di tempo presso un ospedale psichiatrico, dunque sono da considerarsi un po’ tutti picchiatelli depressoidi e con gravi problemi nei rapporti interpersonali.
La vicinanza del ragazzo con gli altri membri degli Soronprfbs infatti non sarà proprio un toccasana per le sorti dell’album e della sopravvivenza della stessa band; pian piano le gelosie, la voglia di emergere, il suo desiderio di diventare famoso, porterà Jon a rompere quel forte legame che univa i vari membri della band prima del suo arrivo.

Frank è il nome del frontman degli Soronprfbs: un tizio molto strambo che indossa una maschera (una grossa testa rotonda di gommapiuma) 24 ore su 24, senza mai rivelare la sua identità ad alcuno – nemmeno ai membri della band di cui fa parte.

Michael Fassbender è bravo? Certo che sì, ma recita più con la voce e il corpo, che con la faccia. La sua identità infatti non viene svelata se non negli ultimissimi minuti della pellicola.
Domhnall Gleeson è straordinario. Non l’avevo mai visto recitare prima. Perfettamente in parte. Sembra che non abbia fatto altro in vita sua, se non interpretare l’hipster sfigato con manie passivo/aggressive.
Maggie Gyllenhaal è una delle componenti della band: la pupa del leader, nonché stronza vendicativa. L’attrito tra il suo personaggio e quello di Jon si manifesterà sin dal primo momento in cui i due si incontrano.
Il simpatico Scoot McNairy ha il ruolo di un altro elemento chiave della band: un poveretto molto depresso che vive all’ombra di Frank, dal momento che ne è segretamente affascinato/innomorato.

“Frank” non è propriamente una commedia – diciamo più una black comedy – ma risulta ugualmente un film parecchio simpatico. Oh, almeno a me ha divertito. In diversi frangenti è davvero buffo, in taluni altri invece raggiunge notevoli picchi di drammaticità.

La locandina originale è decisamente più bella di quella italiana: semplice e colorata, risulta efficace nell’incuriosire il potenziale spettatore.

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.