Italiano medio

Italiano medio

di Maccio Capatonda (Marcello Macchia) (Italia, 2014)
con Maccio Capatonda, Herbert Ballerina, Ivo Avido, Adelaide Manselli,
Lavinia Longhi, Barbara Tabita, Rupert Sciamenna, Pierluigi Pardo,
Francesco Sblendorio, Rodolfo D’Andrea, Gabriella Franchini,
Raul Cremona, Nino Frassica, Andrea Scanzi, Matteo Basso Fin

Premessa: sono un grande fan di Maccio Capatonda. Mi piacciono tutte le sue produzioni e lo trovo un grandissimo comico.
“Italiano Medio” è una versione lunga e adattata per il cinema di un suo vecchio ed omonimo trailer – uno dei più riusciti, a dire il vero.
Il film è caruccio, fa simpatia, ma putroppo non fa sbellicare dalle risate; il motivo è semplice: i tormentoni che utilizza sono sempre gli stessi, ma non genericamente simili, proprio identici. Le frasi ad effetto che dovrebbero far scattare la risata sono state già usate in altri sketch o serie dello stesso regista, come ad esempio l’urlo sguaiato “Scopare!”, già sentito nel succitato trailer.
Altra pecca che gli si può addebitare è l’aver un po’ ecceduto con pecoreccio. In una scena il protagonista emette un peto, che potrebbe essere una citazione del famoso rutto di Fantozzi al casinò, ma che forse suona più come una scena alla Vanzina, e dunque un’ipocrisia, vista la critica che Capatonda fece a questo genere di film con il trailer “Natale al cesso”.

Detto questo, comunque, se anche voi siete appassionati delle produdioni della Shortcut, non potete perdervi questa pellicola.
Capatonda nella recitazione dà sempre il massimo. Il suo Giulio Verme è un perfetto giano bifronte alla Dr. Jeckill e Mr. Hide.
Stessa cosa dicasi per Herbert Ballerina, che qui ha il classico ruolo da spalla: Alfonzo Scarabocchi, il tizio che fornisce al protagonista le pillole per ridurre al 2% le sue capacità mentali. Nella prima parte della pellicola recita anche en travesti nel ruolo della mamma del protagonista
Particine di secondo piano per Lavinia Longhi (qui nei panni di Franca Solidale, la fidanzata del protagonista: una ragazza vegetariana e impegnata nel sociale) e per Ivo Avido (che interpreta sia il solito buttafuori idiota, che un tamarro alla guida di un Hummer).
Un’attrice che emerge invece tra gli altri è Barbara Tabita, qui impegnata a impersonare la vicina di casa che il protagonista sposa, dopo essersi trasformato nell’italiano medio decerebrato; credo sia perfetta nei panni di Sharon, la tamarra finto-vamp con tette finte, abbronzatura perenne, abitini leopardati striminziti e cultura da sciampista.
Piccoli camei anche per Nino Frassica (nella parte di un primario), Raul Cremona (nella parte di un illusionista) e dei giornalisti Andrea Scanzi e Pierluigi Pardo.
Rupert Sciamenna l’ho trovato sempre delizioso: qui è il magnate dell’edilizia Cartelloni.

Per chiudere mi rifaccio alle parole che ha usato Paola Casella nella sua recensione del film. Italiano medio è «una denuncia degli integralismi come delle derive qualunquiste, una galleria di mostri contemporanei e di quotidiane nefandezze, di cui ridere senza mai potersene chiamare fuori, in quanto italiani medi».

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.