Ogni maledetto Natale

Ogni maledetto Natale

di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo (Italia, 2014)
con Alessandro Cattelan, Alessandra Mastronardi,
Corrado Guzzanti, Francesco Pannofino, Valerio Mastandrea,
Caterina Guzzanti, Marco Giallini, Laura Morante, Valerio Aprea,
Franco Ravera, Massimo De Lorenzo, Andrea Sartoretti

Quest’anno di cinepanettoni (le tipiche commedie di Natale) al cinema ce ne sono almeno 4. Questo è quello diretto da Torre, Vendrusolo e Ciarrapico, ossia le tre menti dietro la serie tv (e il film) di Boris.
In pratica si tratta della solita commedia sentimentale di ambientazione natalizia ma con una virata decisamente grottesca. Azzardare un paragone con la saga “Ti presento i miei” di Jay Roach non è del tutto improprio.
Roma. Massimo e Giulia sono due giovani sulla trentina che si incontrano per caso e si innamorano subito, attraverso il più classico dei colpi di fulmine. Dopo pochi giorni arriva Natale. Lui vuole starsene sulle sue, perché non ama le festività di fine anno, mentre lei deve tornare per forza dalla famiglia al paese d’origine, Dunque primo grande problema in vista. Lei lo invita, ma lui sulle prime non accetta: insomma litigano su questo argomento pseudo-delicato. Comunque alla fine si accordano: lui accetta l’invito, pur non di tenerla scontenta, e così vanno insieme nella Tuscia a trovare i parenti di lei.
La famiglia della ragazza è un tipico gruppo iper-tradizionalista e provinciale, composto da cialtroni, zoticoni e fissati.
La mamma di Giulia (Morante) è una donna tutta d’un pezzo, una mamma-coraggio cattolicissima che veste di nero e lancia occhiate fulminanti a destra e a manca; il papà (Pannofino) è uno zotico che va a caccia di cinghiali; uno zio (Corrado Guzzanti) è un ubriacone incredibilmente permaloso; un altro zio (Giallini) è una guardia carceraria in avanzato stato di depressione; i suoi due fratelli (Mastandrea e Fresi) sono degli attaccabrighe ignoranti e bambinoni; sua sorella (Caterina Guzzanti) è una specie di zitella ficcanaso e linguacciuta; il cognato (Sartoretti) sembra un drogato catatonico, catalettico e forse anche un tantinello “omoaffettivo”.
Il nucleo familiare di lui è invece l’esatto contrario (ma non meno assurdo): un gruppo di personaggi pseudo-eleganti e finto-distinti ma iper-ipocriti. Massimo è infatti il rampollo terzogenito di una ricca famiglia di industriali del settore agroalimentare. Suo padre (Pannofino) è il titolare della società: un tipo apparentemente serio e coscenzioso, che però pensa solo alla sua azienda; sua madre (Morante) è una donna che si preoccupa solo di cose frivole, come la buona riuscita del pranzo di beneficienza; suo fratello Baldovino (Mastandrea), che gestisce la filiale brasiliana dell’azienda e sta per essere silurato, da qualche tempo ha preso una sbandata mistica; sua sorella Tiziana è una specie di drama queen sempre in cerca di essere al centro dell’attenzione; suo zio invece pensa solo al pranzo.
Le vacanze di Natale, comunque, non trascorrono nel migliore dei modi per Massimo e Giulia: litigano prima a casa della famiglia di lei, poi in quella della famiglia di lui. Ciò che li allontana non è solo il comportamento strampalato di questi bizzarri familiari, ma soprattutto il timore che hanno entrambi di impegnarsi in una storia seria e la consapevolezza di venire da due mondi completamente differenti e lontani.
Ma tutto ovviamente finirà nel migliore dei modi.

La pellicola diverte parecchio anche se – come già detto – è decisamente grottesca (soprattutto nella parte dedicata alla famiglia di Giulia).
Giallini, Mastandrea, Pannofino, Fresi, Sartoretti, Aprea e De Lorenzo sono attori che apprezzo e stimo tantissimo, ma chi ha dato davvero il meglio di sé è stato – come al solito – Corrado Guzzanti. La sua interpretazione del maggiordomo filippino di casa Marinelli Lops è davvero fenomenale; ne è venuta fuori una macchietta molto esilarante, non solo per il buffo accento e il trucco pesante, ma anche per le espressioni stralunate e soprattutto per il linguaggio. Davvero un personaggio da 10 e lode.
Cattelan e Mastronardi sono due volti perfetti per interpretare il ragazzo e la ragazza tipo, i fidanzatini d’Italia, la coppia perfettina, bella e piena di speranze. Validissima scelta di cast.
Laura Morante non sfigura in questa allegra brigata, ma diciamo che, tra tutti, è forse la meno adatta al genere commedia.
Caterina Guzzanti è una conferma: oh, non sbaglia mai un ruolo, riesce ad essere sempre molto buffa e spassosa.

Se proprio questo 25 dicembre vi tocca un cinepanettone, scegliete questo senza stare a pensarci due volte.

La scheda di Wikipedia.it, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.