The Verdict - Il verdetto

Il verdetto
(The Verdict)

di Sidney Lumet (USA, 1982)
con Paul Newman, Charlotte Rampling, Jack Warden,
James Mason, Milo O’Shea, Lindsay Crouse, Wesley Addy,
Edward Binns, Joe Seneca, Roxanne Hart, James Handy,
Colin Stinton, Julie Bovasso

Frank Galvin è un avvocato sulla cinquantina che passa le sue giornate in un bar ad alcolizzarsi. Da anni ormai non segue una causa; dopo aver divorziato da sua moglie e aver rischiato di essere radiato dall’albo, non ha fatto altro che deprimersi e isolarsi.
Un giorno il suo amico – nonché collega ed ex professore – Mickey Morrissey gli propone di prendere in carico il caso di una donna che è rimasta in coma durante il parto del suo terzo figlio. La famiglia ha denunciato l’ospedale in cui la donna aveva scelto di partorire, una clinica molto prestigiosa che appartiene alla potente diocesi di Boston.
Quella che Galvin si trova davanti è l’ultima chance di tirarsi su e rimettersi in carregiata. Non solo da punto di vista professionale, peraltro. Anche se inizialmente non sembra convintissimo, il nostro accetta la sfida e si mette al lavoro con l’aiuto del fidato amico di sempre. Da subito ha la sensazione di avere la vittoria in mano, in quanto Morrisey è riuscito a trovare un medico/perito in grado di dimostrare con la sua testimonianza in tribunale la negligenza dello staff medico dell’ospedale nell’effettuare l’operazione sulla paziente, sin a partire dall’anestesia.
Le cose però si mettono male, in quanto questo testimone sparisce – probabilmente dopo essersi fatto corrompere – e tutti si mettono contro Galvin: il vescovo e il suo assistente, il giudice, lo studio di avvocati della difesa (formato da un decano squalo e decine di giovani rampanti) e persino la famiglia della vittima, che va su tutte le furie quando viene a sapere che Galvin ha rifiutato una grossa somma offerta dalla difesa per evitare di andare in tribunale e insabbiare quindi tutta la faccenda, che invece potrebbe risultare antipatica per il buon nome dell’ospedale.
Dalla parte di Frank ci sono solo Morrisey e Laura Fischer, una donna molto affascinante che il protagonista incontra (quasi per caso) nel bar dove si reca abitualmente e di cui si innamora.
Sarà dunque difficile per Frank andare sino in fondo, arrivare sino al verdetto appunto, rendendosi conto che che ha un’unica, minuscola, possibilità di farcela, da solo contro il Mondo intero.

Straordinario legal drama diretto da Sidney Lumet e scritto da quel genio di David Mamet. Per il ruolo di protagonista troviamo Paul Newman al massimo della forma. Dunque un terzetto che sulla carta promette molto bene e che in effetti mantiene senza dubbio tutte le promesse.
Pellicola da vedere assolutamente.

Gli occhi blu maliardi sono quelli di Charlotte Rampling – che si prodiga in un’interpretazione da premiare. Piccola, magrissima, tenace. Funziona alla grande.
Jack Warden è sempre il solito, superbo anziano pacioso, il nonno affabile che tutti vorremmo.
Milo O’Shea interpreta un giudice laido, probabilmente anche corrotto, che non vede l’ora di porre fine alla causa che presiede.
James Handy è il marito della sorella della donna in coma (Roxanne Hart): un tipo mediocre ed opportunista, che aggredisce l’avvocato protagonista quando viene a sapere che questi ha rifiutato l’ingente somma di denaro offerta per il patteggiamento e la chiusura della causa.
Il distinto Wesley Addy intepreta il medico a capo dell’equipe che assistiva il parto della donna rimasta in coma.
Edward Binns ha la parte dello scaltro vescovo di Boston.
A Joe Seneca il ruolo dell’anziano medico afroamericano che accetta di testimoniare contro i prestigiosi medici dell’ospedale in cui è avvenuta la disgrazia.
Straordinario James Mason nelle vesti dell’anziano Concannon, il borioso avvocato della difesa che dirige un team di giovani avvocati tanto rampanti quanto ruffiani.

La locandina che vedete qui sopra è quella originale americana. Molto bella, rende davvero l’idea di quel che il film racconta. Quella italiana, invece, non l’ho postata perché è decisamente meno efficace; la trovate comunque qui.

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.