Il gioiellino

di Andrea Molaioli (Italia, 2011)
con Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Ferlberbaum,
Lino Guanciale, Fausto Maria Sciarappa, Renato Carpentieri
Lisa Galantini, Igor Chernevich, Maurizio Marchetti, Jay O. Sanders,
Gianna Paola Scaffidi, Adriana De Guilmi, Alessandro Adriano

Ieri sera ho rivisto questo film ispirato alle vicende del crack Parmalat. Lo vidi per la prima volta al cinema quando uscì, nel 2011.
La seconda visione mi ha portato a fare alcune considerazioni.
La trama è interessante, ma presenta alcuni buchi abbastanza vistosi: ad esempio, che fine fanno la sorella del magnate Rastelli e gli altri proprietari che siedono durante la prima riunione del board? Quali sono nello specifico le magagne che mette in piedi il ragionier Botta nei primi minuti della pellicola? Vengono allo scoperto alla fine tutte insieme o rimangono invece insabbiate per sempre?

Remo Girone lo si apprezza ancora di più riguardando il film.
La recitazione di Servillo rimane enigmatica, invece, come sempre. Forse pure troppo. Il suo personaggio sembra quasi essere l’unico positivo (o almeno non del tutto negativo). L’unico a non trarre un tornaconto personale dai raggiri che organizza per la sua azienda, a cui difatti sembra mostrare un sincero attaccamento.
Sarah Ferlberbaum risulta ancora affascinante, ma senza esagerazioni. Una donna giovane, colta, fine, elegante, preparata e ambiziosa. Una tipetta che potremmo definire “cazzuta”, in quanto non si fa mettere i piedi in testa dal malmostoso ragionere che nei fatti governa la Leda. Anche se poi finisce per piegarsi all’andazzo generale e finire per diventare cinica e approfittatrice come tutti gli altri.

La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.