Il boss
di Fernando Di Leo (Italia, 1972)
con Henry Silva, Richard Conte, Gianni Garko, Claudio Nicastro,
Vittorio Caprioli, Mario Pisu, Pier Paolo Capponi, Antonia Santilli,
Gianni Musy, Marino Masé, Pietro Ceccarelli, Empedocle Buzzanca, Corrado Gaipa
Poliziottesco di culto girato dal regista considerato uno dei migliori del genere ed ispirato al romanzo “Il mafioso” di Peter Martin.
Una guerra di mala tra una famiglia mafiosa siciliana, capeggiata dal Don Corrasco, e un gruppo di malavitosi di origine calabrese, riuniti intorno a tale Cocchi e desiderosi di prendere il comando a Palermo. Il tutto ha inizio con un massacro all’interno di una saletta cinematografica: un vero e proprio blitz sanguinario, ordinato da Don Giuseppe Daniello (sodale di Don Corrasco) ed eseguito con armi da guerra dal solo Lanzetta, il suo tirapiedi.
Protagonista assoluto della pellicola uno straordinario Henry Silva nei panni proprio di questo spietato sicario: un uomo misteriosissimo, killer infallibile, dalla mono-espressione che non tradisce alcun sentimento.
Gianni Garko e la sua impomatata pettinatura biondo-mechato intrerpretano Torri, un commissario di polizia colluso con la mafia; spiace vederlo recitare parecchio sopra le righe. Non che sia l’unico a strafare, ma di certo si distingue per le sue espressioni che rasentano il macchiettismo.
Lo straordinario Vittorio Caprioli è il suo capo, ossia il questore: un tipo dal forte accento napoletano, dai modi spicci e dalla fulminante battuta sarcastica. Spesso si intrattiene a chiacchierare degli intrecci tra malavita e alti ranghi della politica con l’onorevole Gabrielli, un alto esponente dell’Antimafia che ha il volto di Mario Pisu.
Il ruolo dell’anziano Don Corrasco fu affidato a Richard Conte.
Don Giuseppe D’Aniello lo interpreta Claudio Nicastro.
Sua figlia (la giovane e libidinosa contestatrice che viene rapita come vendetta per l’agguato) ha le sembianze Antonia Santilli.
La colonna sonora, composta da Luis Bacalov, contiene un paio di pezzi molto belli, realizzati esattamente con quelle sonorità che in questi ultimi anni sono state riprese dalla band Calibro 35.
Nota: il film fa parte di una trilogia, detta Trilogia del milieu, di cui fanno parte anche “Milano Calibro 9” e “La mala ordina”.
La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.