Nessuno è perfetto
di Pasquale Festa Campanile (Italia, 1981)
con Renato Pozzetto, Ornella Muti,
Lina Volonghi, Massimo Boldi, Felice Andreasi, Gabriele Tinti
Guerrino Castiglioni è un vedovo di Bergamo che non riesce a dimenticare sua moglie, ormai defunta da più un anno. Al lavoro per lui le cose non vanno benissimo: è il titolare di un’azienda vinicola praticamente sull’orlo del fallimento in cui sono rimasti a lavorare solo 2 dipendenti. A casa inoltre la mamma di sua moglie, che è rimasta a vivere con lui, cerca di sedurlo in tutti i modi. Come se non bastasse, poi, le malelingue del paese non fanno altro che sparlare di questa anomala situazione di concubinaggio tra genero e suocera.
Oppresso da tutti questi problemi, una sera Guerrino decide di uscire di casa e svagarsi un po’, raggiungendo un amico nel centro di Milano. Qui incontra per caso Chantal, una modella bellissima che sta facendo un servizio fotografico notturno davanti al Duomo. Qualche ora più tardi i due si conoscono per caso in un lussuoso albergo e si piacciono. Lui di certo è totalmente pazzo della bellissima ragazza che ha conosciuto, tanto da ubriacarsi pesantemente e rischiare quasi la vita a causa di un fraintendimento. Guerrino in seguito rincorre Chantal sino ad Amsterdam e le chiede di sposarsi. Lei accetta subito e così convolano a nozze. Una volta tornata in Italia, la giovane coppia di sposi va a vivere stabilmente a casa di lui – una regale villa (con piscina) immersa nel verde – scaccia la vecchia megera dalla residenza principale e inizia a godersi giorni felici. Le cose infatti vanno benissimo per diversi mesi, almeno sino a quando Guerrino non scopre la verità sul passato di sua moglie: Chantal è un transessuale, ha cambiato sesso. Un tempo era un uomo, un paracadutista tedesco per la precisione. Questa notizia lo getterà nello sconforto, incrinerà pericolosamente i rapporti con sua moglie e darà il via in città a un nuovo fiume di pettegolezzi. Tutte queste voci maligne, queste dicerie e questi insulti, di cui la coppia sarà bersaglio, causeranno a Guerrino tremendi giorni di vergogna e di conseguenza porteranno al deragliamento della relazione.
Ma il bene trionferà su tutto: Guerrino accetterà il passato di Chantal, i due innamorati torneranno a vivere insieme e felici, accoglieranno nella loro casa il figlio che Chantal aveva avuto da una precedente relazione e faranno pace con tutte quelle persone che si erano accanite contro di loro.
Commedietta grottesca e un po’ scema. Si ride pochissimo. Le uniche cose un tantino divertenti sono le solite espressioni colorite o stralunate di Pozzetto. La Muti comunque appare sempre molto bella ed elegante. Il motivo per cui fu scelta per questo ruolo, probabilmente, è perché il suo viso molto dolce provocava un netto contrasto su di una donna con il passato da uomo.
La suocera libidinosa e possessiva ha le sembianze di Lina Volonghi.
Massimo Boldi interpreta un tassista scemo e molto pettegolo, da tutti conosciuto come “Lingua profonda”.
Felice Andreasi è Enzo, l’amico sincero, quello che dà a Guerrino consigli fraterni e disinteressati.
Gabriele Tinti, invece, veste i panni del titolare di un piccolo negozio di abbigliamento, un latin lover che fa di tutto per sedurre la bella signora Castiglione, ossia Chantal.
Molto simpatiche le musiche della colonna sonora composta da Riz Ortolani.
Voto: meno di 5.
La scheda di Wikipedia.it, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.