Leon

Leon
(Léon)

di Luc Besson (Francia, 1994)
con Jean Reno, Natalie Portman, Gary Oldman,
Danny Aiello, Peter Appel, Michael Badalucco,
Ellen Greene, Elizabeth Regen, Adam Busch

New York. Anni ’90. Un sicario professionista di origini italiane (tale Leon) assiste senza volerlo al massacro di un’intera famiglia da parte di una sezione deviata della polizia (la narcotici), capeggiata dal’agente Stansfield, un matto vero che si esalta nel togliere la vita alle persone. Alla carneficina sopravvive solo una delle figlie del capofamiglia, Mathilda, che si era temporaneamente assentata proprio per fare un favore al killer per cui nutriva una certa simpatia.
Leon decide – anche qui quasi senza volerlo – di prendersi cura della piccola orfana che peraltro è in pericolo di morte, ricercata com’è dal gruppo di assassini che ha trucidato la sua famiglia. I due insomma iniziano a passare tanto tempo insieme. Mathilda è talmente affascinata dalla figura del killer solitario e burbero da voler diventare anch’ella sicario, anche perché cova il desiderio di vendicare il suo fratellino, perito durante l’incursione degli uomini di Stansfield. Il suo nuovo tutore non può che acconsentire a questo desiderio/capriccio della piccola, anche di malavoglia – almeno apparentemente. Quello che Leon non sa (e non immagina) è che tra loro scoccherà l’amore, quello vero con la A maiuscola, a dispetto della loro differenza d’età, delle loro diverse personalità e di tutto il resto. A dispetto anche del destino, che corre loro incontro velocemente.

Il film che ha cambiato per sempre la vita di Natalie Portman. Un’attrice giovanissima (all’epoca aveva solo 13 anni) e pure già in grado di tenere testa dignitosamente a figure di spessore e grande esperienza come Jean Reno, Gary Oldman e Danny Aiello. Rispettivamente il primo nei panni del killer duro dal cuore tenero, che beve latte al posto di pasteggiare e uccide con freddezza, il secondo nelle vesti di una specie di sceriffo sciroccato che si impasticca prima di lanciarsi in azioni omicide e il terzo nell’interpretazione di un mafioso italoamericano di mezza età che per il killer protagonista è allo stesso tempo una specie di padrino e un procacciatore di lavoro.

La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.