Four Rooms
di Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodriguez, Quentin Tarantino (USA, 1995)
con Tim Roth, Quentin Tarantino, Antonio Banderas, Madonna,
Jennifer Beals, Bruce Willis, Marisa Tomei, Valeria Golino, Salma Hayek,
Ione Skye, Amanda deCadenet, Lili Taylor, Alicia Witt, David Proval,
Lana McKissack, Tamilyn Tomita, Danny Verduzco, Patricia Vonne Rodriguez,
Paul Calderon, Kathy Griffin, Marc Lawrence, Paul Skemp, Sammi Davis
Un vecchio fattorino lascia ad un giovane – tale Ted – l’eredità di occuparsi delle necessità degli ospiti di un vecchio albergo di Los Angeles, il Mon Signor, un tempo gloria degli hotel della zona.
Tra i tanti consigli che gli dà, il più importante è certamente di “tenere l’uccello nei pantaloni”, ma Ted non ne terrà conto più di tanto.
Four Rooms racconta le assurde avventure di questo nuovo fattorino durante la notte dell’ultimo dell’anno.
4 originalissime storie – scritte e dirette da altrettanti registi – che si intrecciano tra loro, avendo come unico comune protagonista lo strambo personaggio di cui sopra.
Nel primo episodio – “The Missing Ingredient” – alcune streghe si danno appuntamento in una camera dell’hotel per realizzare un sabba e riportare in vita un’altra strega, pietrificata decine di anni prima a causa di un sortilegio. Quando si accorgono di non avere uno degli ingredienti chiave della pozione (sperma umano) che serve loro per spezzare il maligno incantesimo, decidono di recuperarlo al volo seducendo l’ignaro fattorino.
Nel secondo – “The Wrong Man” – una coppia di ospiti dell’hotel, amante del sadomaso e dei giochi di ruolo coinvolge, a sua insaputa, il fattorino in un gioco erotico molto pericoloso, che comprende anche una pistola, delle corde e un fazzoletto.
Nel terzo – “The Misbehavers” – un boss della malavita di origini sudamericane, al fine di recarsi solo con sua moglie e senza pargoli ad una importante serata di gala, chiede al fattorino di fare da baby sitter ai suoi figli: un paio di bambini molto discoli – per usare un eufemismo – che ignorano qualsiasi regola di buon senso e sicurezza, trasgrediscono tutte le indicazioni che vengono loro date e finiscono perdistruggere anche la camera in cui risiedono.
Nel quarto – “The Man from Hollywood” – un produttore cinematografico, una star del cinema, il suo manager e una giovane signora, molto annoiata e poco pudica, decidono di imitare la scommessa che Alfred Hitchcock rappresentò nel film “L’uomo del Sud”. Al fattorino viene chiesto – dietro lauto pagamento – di fare da giudice imparziale del gioco ed eseguire senza esitazioni la pena corporale prevista.
Difficile immagine per Ted una notte più dura di quella che si trova ad affrontare.
Tim Roth è decisamente valido per questo ruolo: l’istrione giusto che ci voleva per una bizzarra avventura ai limiti della follia. A rendere unica questa interpretazione contribuscono in gran parte le sue faccette e i diversi tic che fa apparire sul personaggio messo sotto stress.
Banderas interpreta l’improbabile boss con i baffetti che preferisce mollare i suoi piccoli in balia dello sconosciuto fattorino d’albergo, piuttosto che affidarli ad una baby sitter professionista.
Madonna appare in un paio di scene nei panni di una delle streghe del sabba. Un’altra strega è Valeria Golino.
Marisa Tomei è la ragazza assonnata che risponde alla chiamata d’emergenza di Tom il fattorino.
Doppia apparizione per Jennifer Beals, che interpreta infatti sia la finta vittima del gioco di ruolo della coppia sado, che la compagna di giochi del produttore di Hollywood (Tarantino).
Per Salma Hayek un minuscolo cameo dallo schermo di una tv nei panni di una ballerina che si esibisce in un ballo sexy.
La vecchia gloria del cinema Marc Lawrence dà voce e volto al vecchio fattorino che va in pensione.
Bruce Wills c’è ma non è nemmeno nei credits: intepreta il manager iracondo del produttore.
Sesso, violenza assurda e spesso ingiustificata, situazioni ad alto rischio, momenti di grande stress e imbarazzo: gli elementi del genere pulp che contraddistingue la cinematografia di Quentin Tarantino in “Four Rooms” ci sono un po’ tutti.
Voto 7: grande divertimento per gli amanti del genere.
La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.