The Counselor
di Ridley Scott (USA, 2013)
con Michael Fassbender, Javier Bardem, Penélope Cruz,
Cameron Diaz, Bruno Ganz, Brad Pitt, Goran Visnjic,
Christopher Obi, Toby Kebbell, Paris Jefferson, Richard Cabral,
Emma Rigby, Dar Dash, Édgar Ramírez, Natalie Dormer
Darsi ai traffici illegali può sembrare figo, una mossa scaltra da drittoni, ma bisogna essere coscienti del rischio che si corre, se qualcosa va storto. Il protagonista di questo film – l’avvocato da tutti chiamato “Counselor”, ossia procuratore – invece prende questa decisione sottogamba; scoprirà a sue spese di non essere in grado di sopportare le conseguenze di un patto col diavolo.
Siamo in Messico, al confine col Texas probabilmente. Il nostro counselor fa una vita discreta, diciamo che non nuota nell’oro, ma se la passa abbastanza bene. Ad un certo punto decide di sposare Laura, la sua bella fidanzata, e di regalarle un grosso diamante. Probabilmente non ha tutti i soldi per una spesa così grande, però sa che per sta per fare un grosso colpo. Da poco si è messo in affari, infatti, con Reiner, un importante boss locale che traffica stupefacenti: un import-export dal Sudamenrica verso gli USA. Tra i due scorre buon sangue, Reiner è un allegrone tamarro, si gode la vita, vive in una villona nel deserto con la sua ragazza – la sexi Malkina – pensa sempre al sesso e ancor più spesso lo fa.
Il counselor, invece, è un uomo più elegante e discreto, un filo misterioso, ma comunque molto serio e (pare) professionale. Insomma la situazione è tranquilla, la fiducia è reciproca: la cosa si fa. Il procuratore si occuperà di mettere a punto di dettagli in modo da far arrivare integro il carico di droga, del valore di 20 milioni di Dollari, a destinazione.
Solo che le cose non vanno così come erano state preventivate. Il counselor paga la cauzione di un ragazzo che è finito dentro per aver preso una multa per eccesso di velocità, un balordo schizzato che va in giro sfrecciando su una moto vestito in verde fluo. Si tratta semplicemente di un favore fatto alla madre del ragazzo: una sua cliente che si trova in carcere – peraltro un caso assegnatagli d’ufficio. Scoprirà poi che il ragazzo è in realtà coinvolto nel traffico di droga e la sua morte (un agguato per rubare il carico di stupefacenti) spingerà i malavitosi che hanno in mano il cartello a credere che l’avvocatuccio tutto lindo sia coinvolto nel furto.
Il procuratore è interpretato da Michael Fassbender. Un po’ rigidino questa volta, a dire il vero, ma funziona. Anche e soprattutto nelle scene finali di disperazione.
Penélope Cruz qui è l’ingenuotta della situazione. La sua Laura sogna ad occhi aperti, si trova ad un passo dal provare un’esperienza lesbo con la donna più figa che abbia mai conosciuto, ma si rivela troppo pavida per andare sino in fondo.
Il ruolo del bizarro boss Reiner è stato affidato a Javier Bardem: camicie colorate e super kitsch, capelli impomatati e pettinati coi petardi, pensiero fisso sul sesso. Un personaggio che dovrebbe far paura ma finisce solo per fare una gran pena.
La perfida Malkina ha il volto di Cameron Diaz (ancora super sexy, alla splendida età di 42 anni): un personaggio molto misterioso e in un certo senso angosciante. Una specie di panterona adusa al lusso che ha trovato il modo di spassarsela alla grande. Sprizza parecchio sex appeal, ma riesce a mettere i brividi – quasi. Trama alle spalle del suo uomo – Reiner – di cui è anche più assatanata.
Il grande Bruno Ganz appare in una sola scena nei panni di un vecchio e ricco commerciante di diamanti.
Il ruolo di Brad Pitt (Westray) non è molto chiaro. Dovrebbe essere una specie di faccendiere che fa da mediano tra il procuratore e l’organizzazione malavitosa che gestisce il traffico di droga. Il momento miglio è quando si fa infinocchiare da una giovane biondina (Natalie Dormer).
Voto alla pellicola: 5 meno meno. Nemmeno sufficiente. Da uno come Ridley Scott mi aspettavo decisamente di più. Il climax sapientemente costruito nelle ultime battute del film non porta decisamente a nulla. O quasi. Peccato.
Nota: il soggetto e la sceneggiatura sono del romanziere americano Cormac McCarthy.
La scheda di IMDb.com, quella di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.