Blow Up

Blow Up

di Michelangelo Antonioni (Italia, Uk, 1966)
con David Hemmings, Vanessa Redgrave,
Peter Bowles, Sarah Miles, John Castle, Jane Birkin,
Gillian Hills, Harry Hutchinson, Veruschka von Lehndorff,
Peggy Moffit, Jill Kennington, Rosaleen Murray,
Ann Norman, Melanie Hampshire, The Yardbirds,
Reg Wilkins, Susan Broderick, Tsai Chin

Ho già visto questo film alcuni anni fa, ma praticamente non ne ricordavo un fotogramma – né tanto meno la trama.
Ecco, appunto: ma c’è una trama? No, perché la sensazione che mi ha dato è stata di un’attesa lunghissima. Attesa che succedesse qualcosa. A parte la scoperta dell’assassinio pre-meditato nel parco, che altro c’è? Vediamo: un fotograto stronzo ed annoiato, incostante e irascibile, troppo pieno di sé, che usa tutte le persone che gli stanno intorno, che si approfitta di ragazzine stupide e in cerca di successo ed emozioni, che non dorme (quasi) mai, che va a zonzo senza meta nella città, che acquista roba inutile nelle botteghe degli antiquari e che quando non sa come tirarsi fuori dai guai chiama “gli adulti”.
Durante tutto il film non ho fatto che chiedermi “E quindi?”

Blow Up va apprezzato soprattutto per la fotografia, la luce, le inquadrature, le location? O c’è anche dell’altro? Qualcuno sarebbe così cortese da spiegarmi qual è il messaggio che Antonioni voleva far passare attraverso la visione di questa sua opera?
Grazie.

La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.