Zucchero, miele e peperoncino
di Sergio Martino (Italia, 1980)
con Lino Banfi, Edwige Fenech, Pippo Franco, Renato Pozzetto,
Claudio Onorato, Patrizia Garganese, Dagmar Lassander, Gino Pagnani,
Enzo Robutti, Sandro Ghiani, Gianfranco Barra, Guerrino Crivello,
Luigi Leoni, Sal Borgese, Luca Sportelli, Renzo Marignano, Valerio Isidori
Commedia ad episodi dei primi anni ’80.
Tre uomini si recano in pretura per difendersi dai reati di cui sono accusati.
Nel primo episodio Valerio Milanese (Lino Banfi) è un pugliese che è vittima di un errore giudiziario. Viene arrestato perché sospettato di essere un ladro d’auto. In realtà stava solo cercando di aprire la propria vettura in cui aveva dimenticato le chiavi inserite nel cruscotto. Lo stato di confusione in cui si trova il commissario che si occupa del primo interrogatorio lo porta per due giorni dietro le sbarre. Quando esce dal carcere si imbatte in un’avvenente giornalista (con le sembianze di Edwige Fenech) che lo scambia per un malvivente appena evaso e lo convince a fuggire insieme. La ragazza, che subisce anche un po’ il fascino del fuorilegge, in realtà vuole convincerlo a rilasciarle un’intervista esclusiva, in modo da poter realizzare uno scoop per il suo giornale.
Nel secondo episodio Giuseppe Mazzarelli (Pippo Franco) è un laureato in lettere disoccupato che, costretto dalle ristrettissime condizioni economiche, pur di non fare la fame, si veste da donna e inizia a lavorare per Mara, la moglie di un macellaio gretto e manesco. La lunga coabitazione e la mancanza di attenzioni del padrone di casa per sua moglie, porterà Giuseppe e la padrona di casa a intrecciare una relazione sessuale/sentimentale che sboccerà anche in una gravidanza.
Nel terzo episodio Plinio Carlozzi (Renato Pozzetto), un autista di taxi stufo di essere sfruttato dal titolare della sua azienda, cambia vita grazie a un colpo di fortuna. Infatti, non appena scopre di aver fatto trecidi sulla schedina del Totocalcio, decide di mollare finalmente la società per cui lavora e comprare un’auto di proprietà per mettersi in proprio. I guai per lui inizieranno quando, dopo aver già comprato una lussuosa vettura e licenza, indebitandosi per milioni, scoprirà di aver indovinato solo 12 risultati su 13. Inoltre per caso si troverà coinvolto in un “rapimento a scopo fidanzamento”, organizzato da tre fratelli siciliani ai danni di una giovane paesana.
Oltre alla Fenech, le altre due bellone (bombe sexy?) della pellicola sono: la rossa Dagmar Lassander, nella parte della donna che assume Mazzarelli come cameriera, e Patrizia Garganese, nei panni della moretta siciliana che viene rapita.
Il film è pieno zeppo di caratteristi, ossia di quegli attori di serie B dai volti strani e buffi, ma molto significativi, che affolavano le commedie italiane di quel periodo.
Purtroppo però, sebbene sia sceneggiata da Castellano e Pipolo, questa pellicola non è il massimo. Gli episodi hanno pochi momenti davvero divertenti, per lo più si tratta di una serie di gag grottesche e alquanto banalotte.
La scheda di Wikipedia, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.