AristoDem

AristoDem. Discorso sui nuovi radical chic

di Daniela Ranieri
Ponte Alle Grazie, 2013
288 pagine – 16 Euro

Saggio romanzato sui “Radical chic”, ossia su quel gruppo di persone che si autopercepisce di sinistra, una sinistra illuminata, colta, post-moderna, risolta, non-proletaria ma filo-proletaria, più che benestante, ma non per questo coi sensi di colpa. Una cerchia di individui iper-snob, fintamente democratici, dalla mentalità e dai comportamenti quasi aristocratici, portatori di uno strisciante (ma neanche troppo) sentimento reazionario.
Un trattatello che cerca di irridere questa gente attraverso l’esposizione dei loro modi di dire e di fare, spesso assurdi, ridicoli e talvolta irritanti. Un atteggiamento, il loro, che può apparire ingenuo ma che è sicuramente colpevole sotto ogni aspetto.
L’autrice, che pur ammette di aver fatto parte di questo giro un tempo, perché affascinata, analizza – ormai redenta (pentita?) – questo genere di individui usando un linguaggio a volte parossistico e iperbolico su temi quali il denaro, il lavoro, la religione, il sesso e il corpo, il cibo, i rapporti di parentela (la famiglia), l’arte, gli abiti, il progresso e le tecnologie, i viaggi, la cultura, ecc.
Buffissimi i nomi dei personaggi con i quali la voce narrante interagisce: Freudiana, Similaun, Frattale, Veridica, Pagoda, Alesio, Iorgio, Annacqua.
Piccolo neo: forse la doppia citazione colta in testa ad ogni capitolo è un po’ ridondante.

Nota personale. Mi faccio vanto della dedica autografa che l’autrice ha lasciato sulla mia copia: “A Nicola, mio compagno proletario”.

La scheda sul sito ufficiale di Ponte alle Grazie.
La pagina su Amazon.it, IBS.it e InMondadori.it.