Bling Ring
(The Bling Ring)
di Sofia Coppola (USA, 2013)
con Emma Watson, Katie Chang, Claire Julien, Israel Broussard,
Taissa Farmiga, Georgia Rock, Leslie Mann, Gavin Rossdale
Los Angeles. Un gruppo di teenager si mette a rubare nelle ville dei vip. Perché lo fa? Non lo sappiamo di preciso. Forse per noia. Di certo questi ragazzetti viziatelli non agiscono per bisogno: provengono da famiglie più che benestanti, hanno già tutto ciò che desiderano. O almeno questo è quello che sembra. Abitano persino a pochi Km di distanza dalle ville in cui si intrufolano, fanno quasi parte di quello stesso tessuto sociale delle persone che prendono di mira. Eppure a loro quel “quasi” non basta.
I truffantelli annoiati non vogliono essere vicino ai loro beniamini, vogliono essere i loro beniamini. Vivere come loro, vestire come loro, parlare con loro: questa l’ossessione che li domina e li spinge ad “andare oltre”.
Ribadisco: non rubano per rivalsa sociale o per vendetta. Non vogliono punire i loro miti, tutt’altro. Le celebrità nel cui giro aspirano di entrare sono persone famose per il solo fatto di essere famose. Personaggi della risma di Paris Hilton (ereditiera bionda, filiforme e viziata), Lindsay Lohan (attricetta che è capitata quasi per sbaglio in un paio di film interessanti e che entra ed esce continuamente da cliniche di riabilitazione), Rachel Bilson, Audrina Patridge, ecc.
Il tutto inizia per gioco ma si trasforma ovviamente in un casino bello grosso. Introdursi di nascosto nella villa di noti ricconi non è una cosa che passa inosservata. Peraltro non è che questi giovani svaligiatori siano poi così furbi: raccontano le loro imprese in giro, coinvolgono altri coetanei, vendono persino su una bancarella parte della refurtiva. Dunque non passa molto tempo tra la loro prima effrazione e l’arresto.
L’ultima frase del trailer italiano la dice lunga su quale sia il vero scopo del loro comportamento.
Che poi, a dirla tutta, il trailer è ben montato ma è sin troppo rivelatore. Svela tutto quel che ha da dire. La visione del film, insomma, davvero non aggiunge alcunché a quanto non sia stato già esplicitato dal video promozionale. Bah.
Passiamo agli attori.
Grande scelta di cast per Emma Watson: è davvero perfetta nel ruolo della giovane dolce Nicki, una castana minuta ma sexy e un bel po’ svampita. Il suo personaggio è una wanna-be modella/attrice per cui non credo che la nostra abbia fatto sforzi immani per calarsi nella parte.
Katie Chang intrerpreta la capo-banda; una stronzetta caruccia che manipola a dovere l’unico ragazzo della baby gang, ossia Marc (Israel Broussard). L’unico ragazzo peraltro in odore di omosessualità. In diverse scene, infatti, lo vediamo divertito nell’indossare scarpe rosa shocking dai tacchi altissimi. Benché sia un fidato sodale delle altre tipette arruffone, cioè nonostante trascorra decine di ore in intimità con le giovani ladre, non nostra di provare per loro alcuna attrazione fisica. Non che sia obbligatorio – intendiamoci – ma la storia ci dà altri segnali che l’orientamento sessuale del tipo sia omo; vedi ad esempio il profondo interesse per abiti, abbinamenti, luxury brand, ecc.
In alcuni frangenti Claire Julien mi ha ricordato Taylor Momsen: è la bionda della banda – l’unica che sembra avere un qualche tipo di realazione sentimentale. Sta con il proprietario di un club – molto più anziano di lei – che fa anche il ricettatore. Questo losco figuro dai capelli unti è interpretato da Gavin Rossdale.
Taissa Farmiga (la sorella più giovane di Vera Farmiga) è Sam: la sorellastra di Nicki.
Leslie Mann – già vista in “Molto incinta” e “Colpo di fulmine – Il mago della truffa” – interpreta la loro madre: una scoppiata (ma molto fascinosa) sulla quarantina, che costringe le proprie figlie a seguire ridicolissime lezioni su una pseudo religione chiamata “The Secret”. È lei stessa a fare loro da insegnante.
Domanda che va diritto al punto: è il caso di guardare “Bling Ring”?
Risposta: no. Basta guardare il trailer. Risparmierete soldi e tanto tempo.
Peccato. Dopo quell’assurdità di “Somehwere”, avevo dato un’altra chance a Sofia Coppola, ma si è giocata malissimo anche questa.
La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.