Sfida senza regole
(Righteous Kill)
di Jon Avnet (USA, 2008)
con Robert De Niro, Al Pacino, Carla Cugino,
50 Cent, John Leguizamo, Donnie Wahlberg, Brian Dennehy,
Trilby Glover, Saidah Arrika Ekulona, Alan Rosenberg
Turk e Rooster sono due vecchi poliziotti di New York, due detective dal fiuto infallibile, lavorano insieme da sempre – da oltre trent’anni – sono uno l’ombra dell’altro. Ne hanno viste di tutti i colori, sono quasi assuefatti al delitto, al sangue, alla violenza. Un giorno però si occupano di un caso di omicidio che li turba eccessivamente: un ragazzino violentato e ucciso dal suo aguzzino. Troppo anche per i loro stomaci avvezzi ormai alla brutalità.
Il colpevole di questo disgustoso crimime, viene arrestato dai due investigatori, ma in tribunale riesce a passarla liscia, ossia non viene condannato. Brutta cosa: ai due sbirri l’assoluzione proprio non va giù. A questo punto perciò i protagonisti decidono di farsi giustizia da soli: Turk inquina le prove lasciando un’arma sulla scena del crimine in cui è coinvolto l’uomo colpevole dell’assasino del ragazzino. Questa volta la condanna c’è, il criminale va dietro le sbarre e tutto sembra essersi sistemato. Rooster non tradisce il suo compagno, anzi promette di tenere la bocca chiusa per sempre sulla vicenda. Ma questa vicenda cambierà le cose per sempre.
Dopo poco tempo in città appare un serial killer che sembra uccidere per vendicare i colpevoli di gravi ingiustizie o comunque chi si è macchiato di efferati delitti.
Immediatamente Turk e Rooster si mettono al lavoro sul caso. Al loro fianco viene schierata anche un’altra coppia di giovani detective (Simon Perez e Ted Riley) e Karen Corelli, un medico legale particolarmente capace.
La Corelli, tra le altre cose, è anche l’amante di Turk. Piccola ma molto affascinate, è una giovane donna che con i suoi dolci lineamenti è riuscita a far perdere la testa al burbero detective. Tra loro c’è solo sesso ma la storia, tutto sommato, ha una sua importanza.
Dopo un po’ di tempo tra i poliziotti inizia a serpeggiare il dubbio che il colpevole possa essere proprio uno di loro, un collega ossessionato dalla sete di vendetta.
Il montaggio del film ci mostra intanto diversi flash forward in cui Turk confessa di essere l’efferato serial killer, ossia l’autore degli omicidi che vendicano la cattiva condotta delle vittime. La registrazione – effettuata con una specie di videocamera a circuito chiuso – ci spiega cioè l’epilogo della storia. Conosciamo già l’assassino. Allora perché procedere? Cosa ci rivelerà alla fine questo thriller?
Non lo dico per vantarmi, ma a metà della pellicola avevo già intuito il finale. E questo non depone affatto in favore dell’opera. Tuttavia “Sfida senza regole” non è malaccio. Se non altro è apprezzabile – come sempre – la recitazione di questi due colossi del cinema americano contemporaneo.
Lo ricordiamo: questa è la seconda volta che recitano insieme, l’uno di fronte all’altro: la prima è stata per “Heat – La sfida” di Michael Mann.
Buona performance, comunque, anche per Brian Dennehy (nei panni del capitano Hingis, il capo dei due piedipiatti) e di John Leguizamo (il detective Perez).
Della tenerezza di Carla Gugino abbiamo già detto. Fascino a parte, come investigatore non è credibilissima. Nei panni da medico legale però ha un suo perché.
50 Cent è perfettissimo nel ruolo dello spacciatore di droga, un tipaccio massiccio, molti muscoli e poco cervello, che fa lo sbruffone per tutto il tempo in cui è inquadrato.
L’anonimo Donnie Wahlberg (il fratello di Marky Mark) dà la faccia al compagno del detective Perez.
Saidah Arrika Ekulona (che cognome buffo!) interpreta una specie di avvocato chiamato a difendere i due protagonisti – e più in generale il loro distretto – dai casini che combinano in giro.
La scheda di IMDb.com, quella di Cinematografo.it e quella di MyMovies.it.